Manfredi futuro sindaco. Certo, certissimo, a meno che…

Dai tempi di Achille Lauro Napoli non ha un sindaco di destra. Con buona pace di Maresca la cosa non accadrà neanche questa volta. I sondaggi, che non si possono rilevare in queste ore, gli hanno sempre concesso poche speranze.

Manfredi dal canto suo ha un sogno nel cuore: vorrebbe essere eletto al primo turno. Impresa ai limiti dell’impossibile. A Napoli ci sono almeno 4 candidati credibili, che possono rastrellare un congruo numero di voti. Ai due citati vanno aggiunti i nomi di Antonio Bassolino e di Alessandra Clemente. Il centrosinistra, per tutta evidenza, anche in questa occasione si presenta spaccato. Potrebbe riunirsi al ballottaggio. Ammesso che al ballottaggio arrivi Maresca.

C’è difatti la possibilità remota, ma non troppo, che al ballottaggio arrivino Manfredi e Bassolino. Maresca è un candidato atipico. Ha fatto prima le bizze per correre senza i partiti del Centro Destra. I big del centrodestra in un certo senso hanno assecondato le sue scelte. Nel senso che lo hanno abbandonato a se stesso. Napoli sulla carta sembra essere una partita persa. Il fatto di avere un candidato che non esce da nessun partito va benissimo. Nessuno legherà il suo nome alla disfatta prevista.

Se Maresca non dovesse arrivare neanche al ballottaggio per Manfredi potrebbe sorgere problemi. E’ vero che arriverebbe con un vantaggio enorme, ma… Bassolino potrebbe raccogliere tanti voti. Oltre ai suoi personali, potrebbe facilmente prendere quelli della Clemente. Espressione vicina a De Magistris, i suoi voti potrebbero essere bacino per fare in dispetto al PD. Ed anche i voti del centro-destra potrebbero coinvolgere sull’ex sindaco. Sarebbe un sogno far perdere, in un solo colpo, PD e M5S.

Se Manfredi non vince al primo turno, lo scenario potrebbe essere questo: in un ipotetico ballottaggio con Maresca non ci sarebbe storia. Ma contro Bassolino potrebbe cambiare tutto. Un po’ quello che accadde 10 anni fa con De Magistris. Dato senza speranze in partenza arrivò a sorpresa al ballottaggio, contro l’esponente del Centro Destra Lettieri. Poi al secondo turno raccolse i voti di tutto il centrosinistra, che non voleva ovviamente Lettieri. Stavolta è probabile che gli elettori del centrodestra in un eventuale ballottaggio senza il loro rappresentante potrebbero non andare a votare. Del resto mai e poi mai ci sarebbe un apparentamento tra i vari partiti. Ma mai dire mai.

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