Ecco le prime parole di Manfredi da sindaco di Napoli

“Pretendiamo di avere quello che meritiamo. Napoli non è più una città senza reputazione ma ha una grande affidabilità”. Parte in quarta Gaetano Manfredi, nuovo sindaco del capoluogo campano con il triplo dei consensi rispetto al candidato del centrodestra Catello Maresca. Nella prima conferenza stampa da vincitore è accompagnato dai big del M5s campano, Luigi Di Maio e Roberto Fico, con il leader Giuseppe Conte atteso per festeggiare in piazza; a rappresentare il Pd, uscito dalle urne come primo partito della coalizione partenopea, il vicesegretario nazionale Giuseppe Provenzano e soprattutto il governatore Vincenzo De Luca, convinto sponsor della discesa in campo dell’ex ministro dell’Università. “Ho sentito Conte, è molto contento del risultato. Ci è sempre stato vicino, insieme faremo un grande lavoro”, sottolinea il neosindaco. “Napoli ha chiaramente detto: vogliamo voltare pagina, noi non siamo solo pizza e mandolino ma una città di grande competenza e professionalità”. Manfredi, 57 anni, è nato a Ottaviano e vive a Nola ma considera da sempre Napoli come la sua città adottiva dal punto di vista professionale: docente di tecnica delle costruzioni nell’ateneo Federico II, ne diventa rettore dal 2014 al 2020. Negli stessi anni guida la Crui, la Conferenza dei rettori italiani, prima di entrare da tecnico nel secondo governo Conte al dicastero dell’Università. A un ingegnere si chiede ora di salvare la città dal pre-dissesto, dalla voragine di due miliardi di euro accumulata nel bilancio comunale, sfida che aveva lasciato lungamente in dubbio il professore sull’accettare o meno la candidatura. “Saremo all’altezza della sfida e la affronteremo insieme al Governo e alla Regione Campania in un rapporto leale e franco”. Questa, dice, “è stata la vittoria dei cittadini di Napoli. Dall’inizio abbiamo detto che non raccontavamo favole e che avremmo affrontato i problemi”. Sulla stessa linea De Luca: “E’ la vittoria della concretezza, della serietà, del rifiuto di ideologismi, dopo un decennio di nullità amministrativa. E’ la vittoria dell’impegno a una piena collaborazione fra Comune e Regione”. Al neosindaco non sfugge il valore del risultato napoletano sul piano nazionale: “Napoli ha avuto un successo straordinario grazie ad una coalizione ampia che mette insieme esperienze diverse. Un progetto comune, una visione europea che credo possa essere importante anche per Roma”.

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