Napoli imperioso, il Toro gli fa solo un solletico

Di Vincenzo Famiglietti

E’ stata poco più faticosa della partitella del giovedì la sfida del Napoli al Torino di Juric, allenatore associato a foschi ricordi. Il predominio del gruppo Spalletti netto, doppietta iniziale trafiggi toro, i soliti gioielli azzurri in sfavillante luccichio, azzurri tutto con un buon voto in pagella.. Eccezion fatta per qualche momento di distrazione, il Napoli non ha mai rischiato di compromettere il risultato. Il primo posto in classifica ben saldo, in attesa dell’Atalanta domani. Gli eroi di casa prendono ulteriore coraggio in vista del serratissimo tour de force premondiale, una corsa ad ostacoli inedita ed imbarazzante per il calcio europeo. Sacrificio imposto dai petroldollari qatarioti e dalla discutibile assegnazione della Coppa del Mondo in pieno inverno a un paese sulla cui reputazione pesano ombre e sospetti.

Ma in questo fittissimo calendario è saggio forse ragionare di gara in gara. Ed in questo il Napoli si riscopre sempre più sorprendente. Tanto bravo da meritare il premio di primo della classe. Squadra sinora concreta, sicura di se stessa. Matura ed ambiziosa. Poi certo si vedrà, con l’augurio che non si bissi l’amara illusione della passata stagione.

L’incontro del Maradona è stato subito deciso da una doppietta valore oro di di Anguissa e dalla discesa capolavoro di Kvara. Trittico micidiale che ha domato un Toro, che tranne qualche sussulto di orgoglio nel secondo tempo, è apparso più agnellino che feroce combattente.

Il Napoli ha avuto il merito di sbloccare prima e chiudere poi in pochi minuti una partita che poteva presentare insidie, nonostante il Torino fosse ampiamente rimaneggiato. Ma è risaputo che le squadre di Juric hanno ritmo aggressivo, pressano, tolgono fiato. Al Maradona però i granata non hanno messo in valigia il meglio di queste qualità. Si sono resi pericolosi infatti solo quando il Napoli ha abbassato l’intensità.  Gli azzurri hanno potuto usufruire del controllo totale della partita, non si sono dovuti spolmonare per portare a casa i tre punti e questa è la migliore tisana in vista della trasferta di Amsterdam, dove si preannuncia una temperatura da colata lavica. Il Napoli è stato spietato nella prima mezzora, ha sfruttato alla perfezione le occasioni. Sprecato nulla.

Unico momento di tensione, nel finale primo tempo, il gol dell’1 a 3 di Sanabria. Allorché i granata si sono fatti avanti e gli azzurri appisolati colpevolmente, e l’avvio della ripresa col Toro che ha provato a caricare. Nei 45′ successivi, il Napoli si è un po’ assopito ed ha ridotto il ritmo, ma ciò è comprensibile perché il pensiero è volato senza dubbio all’incombente sfida con l’Aiax. E con impegni così ravvicinati è scontato che sia quasi impossibile mantenere costante dinamismo nei 90′. L’assenza di Osimhen non pesa più di tanto. Raspadori, Kvara e gli inserimenti dei centrocampisti ed esterni sono di notevole efficacia offensiva. Poi col rientro del centravantissimo le soluzioni d’attacco dovrebbero aumentare di tanto tanto.

Per adesso è tutto un sogno. Ma ci sono buone base su cui cullarlo. Più di un anni fa. In attesa della Champions martedì sera, quando non sarà facile schivare i colpi dei lancieri olandesi.

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