SPALLETTI E LE ASPETTATIVE PIÙ ALTE: ELOGIA IL BOLOGNA E CONFERMA RASPADORI DALL’INIZIO

Di Angelo Tortora

 

Al Maradona arriva il Bologna ed il Napoli vuole la decima vittoria consecutiva per riprendersi la vetta del campionato dopo la vittoria dell’Atalanta nell’anticipo serale. E proprio la classifica, secondo Luciano Spalletti, può tenere il suo gruppo con i piedi per terra perché nonostante i grandi risultati dell’ultimo periodo resta corta con tante squadre nel giro di pochi punti: “Si può essere travolti dalla felicità di aver toccato il massimo, ottenuto grandi risultati ad oggi, ma se si guarda bene, soprattutto in campionato, sono tutte lì a pochi punti – le parole del tecnico in conferenza stampa -. E’ la classifica che ci tiene con i piedi per terra”.

Aspettative alte
Spalletti è stato chiamato ad esternare la propria soddisfazione o quantomeno a spiegare perché preferisce per ora nasconderla: “Era quello che si sognava dall’inizio dell’anno: riavere lo stadio pieno, il Maradona in festa, e ti fa piacere perché il tuo lavoro è dare gioia a chi ama il Napoli e lo stai realizzando, ma finisce lì dopo la partita perché bisogna rifarlo la volta successiva e le aspettative crescono di più – la spiegazione del tecnico del Napoli -. Da una parte ti rende felice, ma poi sai che la volta dopo devi aggiungere ancora qualcosa”.

Guai a sottovalutare il Bologna
“Prima di tutto hanno una grande rosa, soprattutto davanti”, taglia corto Spalletti alla domanda sull’assenza di Arnautovic, neanche convocato per un problema alla schiena, sottolineando la qualità della rosa del Bologna, sicuramente sulla carta superiore all’attuale classifica che ha portato al cambio in panchina: “Hanno comunque Barrow, Zirkzee che viene dal Bayern e che stava fuori solo perché c’era Arnautovic… sono giocatori forti e sarà una partita che avrà le sue complicazioni, dovremo andargli a prendere palla e tenerla lassù”.

Scelte di formazione
“La gestione è facile, si gioca in 11 e le rose vengono fatte di 25. E’ importante in alcune posizione avere queste risorse, se non avessimo avuto Raspadori e Simeone sarebbe stata dura vincere tutte queste gare, ora di volta in volta si valuterà e si terrà conto della forza dei calciatori”. E Spalletti dovrebbe affidarsi nuovamente a Raspadori, facendo partire Osimhen dalla panchina, nel tridente con Kvaratskhelia e Politano, nella solita alternanza con Lozano, come Mario Rui che si riprende il posto a sinistra mentre in mediana toccherà a Ndombele partire con Zielinski e Lobotka.

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