Napoli, sono solo record o è la volta buona?

Sarà anche passato Halloween, ma negli ultimi tempi, almeno per i tifosi partenopei, i mostri (in senso assolutamente positivo) sono ben altri: con ben 50 gol in 18 partite complessive, fase a gironi di Champions League chiusa da testa di serie e primo posto in campionato a +5 sulla seconda classificata, il Napoli visto in questi due mesi sembra proprio provenire da un altro pianeta. Eppure almeno fino alla fine di agosto, quando le partite disputate erano solo quattro e le amichevoli in ritiro, pur tra alti e bassi, avevano lasciato più o meno tutti soddisfatti, nessuno si sarebbe mai aspettato che la compagine guidata da mister Spalletti avrebbe di lì a poco aperto una striscia di 13 vittorie consecutive battendo tutte le sue più dirette avversarie affrontate finora in campionato (tra cui Roma, Lazio e Milan, Atalanta) e quasi umiliando a suon di gol squadre del calibro di Liverpool e Ajax in Champions. E chi avrebbe mai immaginato che perdere i “pilastri” che lo avevano sorretto negli anni, quei titolarissimi di cui nessuno avrebbe mai voluto privarsi, avrebbe invece potuto rappresentare l’occasione per fare spazio a dei nuovi giovani talenti ed in più far sbocciare quelli già presenti, ma che nella passata stagione non avevano convinto più di tanto?

Insomma, sicuramente negli ultimi anni il Napoli aveva abituato ai record, ma ogni volta questi sono rimasti solo dei bei momenti in delle stagioni che alla fine lasciavano, per un motivo o un altro, l’amaro in bocca. Vero è che anche adesso è troppo presto per trarre delle conclusioni, ma indubbiamente è molto più soddisfacente una squadra che oltre a divertirsi fa anche divertire, dimostrando a tutti che età e esperienza possono essere dei fattori relativi se in campo si scende con quella voglia di far gol e vincere partita dopo partita a prescindere dall’avversario che ci si ritrova di fronte. E in una settimana complicata come quella che gli azzurri stavano vivendo, è stato fondamentale vincere a Bergamo e  non farsi condizionare da una sconfitta che tutto sommato poteva essere superata tranquillamente, dato che comunque non ha influito sulla classifica finale del Gruppo A.

In questo momento, dare priorità al campionato che volge ormai alla pausa mondiali si rivela fondamentale per tentare di consolidare questo primo posto, possibilmente con un certo distacco da chi a quel primo posto ci ambisce più apertamente di Spalletti & co.

Ora testa alle ultime due partite con Empoli e Udinese prima della sosta.

Per il momento, comunque, ci si può ritenere più che soddisfatti della riuscita di questa squadra che adesso è in attesa di conoscere il suo prossimo avversario per gli ottavi di Champions League: riusciranno questa volta Spalletti e i suoi a sfatare il mito di pescare sempre l’avversario più complicato dall’urna di Nyon malgrado per il loro stato attuale di forma non ci sarebbe nessuno da temere?

Mara Labanchi

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