3 INDIZI FANNO UNA PROVA, USA BESTIA NERA DEGLI INGLESI: DAL MIRACOLO DEL ’50 ALLA PAPERA DI GREEN

Di Angelo Tortora

 

Se tre indizi fanno una prova, possiamo dire che gli Stati Uniti sono la bestia nera dell’Inghilterra ai Mondiali. I maestri del football non sono mai riusciti a superare una nazionale, che è l’espressione di un Paese che da sempre ha messo altri sport al di sopra del calcio.

Una maledizione partita in Brasile nel 1950, quando l’Inghilterra partecipò per la prima volta a un Mondiale e sfidò la selezione a stelle e strisce, in un periodo storico dove il soccer aveva uno scarso seguito. Clamorosamente vinsero gli USA per 1-0, in una partita che verrà ribattezzata: “Il Miracolo di Belo Horizonte”. Arrivata la notizia al New York Times, l’autorevole quotidiano decise di non pubblicare il risultato credendo potesse trattarsi di una fake news. In Inghilterra si pensò che il telegramma che comunicava il risultato finale contenesse un errore di battitura e che il risultato non sarebbe stato di 0-1, bensì di 10-1.

60 anni dopo l’Inghilterra si presenta in Sudafrica dominando le proprie qualificazioni: 9 vittorie su 10 partite sotto la guida di Fabio Capello e il girone dei Mondiali sembra ampiamente alla portata, con Algeria, Slovenia e proprio gli Stati Uniti. La gara d’esordio è con gli USA e si mette subito bene grazie alla rete di Steven Gerrard, poi un’incredibile papera di Rob Green su un tiro senza pretese di Dempsey portò al definitivo 1-1 che complicò la strada della nazionale dei tre leoni. Alla fine passeranno il turno entrambe, con gli Stati Uniti a vincere il girone per maggior numero di reti segnate a parità di punti.

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