Lanciate bombe molotov nel parcheggio del carcere di Rebibbia femminile

Di Pasquale Gagliardi

Nella notte tra il 25 e il 26 dicembre alcune bombe molotov sono state lanciate nel parcheggio per il personale del carcere femminile romano di Rebibbia. Ne dà notizia Gennarino De Fazio, segretario generale della UilPa polizia penitenziaria, descrivendo l’episodio come “l’ennesimo atto intimidatorio, per fortuna senza gravi conseguenze”. A luglio dello scorso anno, sempre nello stesso parcheggio, erano state incendiate due auto. Il fatto è avvenuto a poche ore dalla maxi evasione di sette detenuti dal carcere minorile Beccaria di Milano.

L’appello a Salvini – La vicenda è stata commentata da De Fazio che ha voluto dare un più ampio significato alla sua richiesta, per porre l’attenzione sulle esigenza dell’intero sistema carcerario. “Serve un decreto carceri che, con carattere d’urgenza, affronti l’emergenza e potenzi la Polizia penitenziaria mancante di 18mila unità, ma è necessaria anche una legge delega per riforme complessive che reingegnerizzare il sistema d’esecuzione penale, ristrutturino il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e riorganizzino il Corpo di polizia penitenziaria”, ha detto. “Del resto, lo stesso Matteo Salvini, oggi vicepresidente del consiglio dei Ministri, nel 2017 sottoscrisse con firma autografa in segno di condivisione e impegno un nostro documento rivendicativo: adesso è il momento di adempiervi”.

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