Brasile, Attacco alle istituzioni

Di Pasquale Gagliardi

Dopo molti  giorni di tensione e proteste i sostenitori dell’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro sono passati dalle minacce ai fatti e hanno fatto irruzione nel palazzo del Congresso preso d’assalto anche il Planalto, sede dell’Esecutivo e l’edificio del Tribunale supremo federale. La polizia brasiliana ha provato a contrastare l’assalto usando dei candelotti di gas lacrimogeni ma non è riuscita a respingere migliaia di sostenitori dell’ex presidente di estrema destra che si sono riversati davanti al Congresso di Brasilia, una settimana dopo l’insediamento del presidente di sinistra Luiz Inacio Lula da Silva.

Oltre 400 le persone che sono già state arrestate nel bilancio all’indomani dell’assalto compiuto dai sostenitori dell’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro ai palazzi del potere di Brasilia, mentre si continua a lavorare per identificare quanti hanno partecipato all’attacco.

Un attacco “vandalo e fascista” contro le istituzioni democratiche ha citato il Presidente Luiz Inacio Lula da Silva.

Bolsonaro ha comunque condannato quanto accaduto:  “Le manifestazioni pacifiche, secondo la legge, fanno parte della democrazia. I saccheggi e le invasioni di edifici pubblici come quelli di oggi, così come quelli praticati dalla sinistra nel 2013 e nel 2017, sono illegali”, ha detto. Ed ha respinto le accuse, a suo dire senza prove, attribuitegli dal neopresidente Inacio Lula da Silva: “Durante tutto il mio mandato – ha sottolineato – sono sempre stato nel perimetro della Costituzione, rispettando e difendendo le leggi, la democrazia, la trasparenza e la nostra sacra. libertà”.

Le autorità brasiliane stamattina hanno iniziato a valutare i danni al Palazzo presidenziale, al Congresso e alla Corte Suprema di Brasilia dopo l’assalto di ieri dei sostenitori dell’ex presidente. Dopo diverse ore di caos, la polizia ha ripreso il controllo degli edifici invasi da centinaia di manifestanti anti-Lula e ha arrestato centinaia di persone, secondo il ministro della Giustizia e della Sicurezza Flavio Dino. L’area era stata isolata dalle autorità. Ma i bolsonaristi, molti dei quali vestiti con le maglie gialle della squadra di calcio brasiliana, un simbolo di cui i bolsonaristi si sono appropriati, sono riusciti a sfondare i cordoni di sicurezza. Hanno causato danni considerevoli. Sono stati danneggiati dipinti di valore inestimabile, secondo le foto che circolano sui social network. E il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes ha ordinato alle piattaforme di social media Facebook, Twitter e TikTok di bloccare la propaganda golpista.

I manifestanti nella notte hanno bloccato autostrade e strade federali in almeno quattro stati. Lo stato del Mato Grosso è il più colpito dalle proteste dei sostenitori dell’ex presidente Bolsonaro.Il presidente Luiz Inacio Lula da Silva, non si trovava nel momento dell’assalto a Brasilia ma era nello stato di San Paolo in visita ad alcune aree alluvionate.L’ex presidente Bolsonaro, sconfitto da Lula alle ultime presidenziali, si trova attualmente negli Stati Uniti. Non ha mai fatto le congratulazioni a Lula per la sua elezione, ha lasciato il Brasile il 30 dicembre, due giorni prima della fine del suo mandato, e a bordo dell’aereo presidenziale dell’Aviazione militare è andato in Florida.

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