Come sarà la maturità 2023?
Di Pasquale Gagliardi
Dopo tre anni scolastici in cui l’Esame di Stato ha visto rilevanti modifiche dovute all’emergenza epidemiologica, l’esame conclusivo del secondo ciclo d’istruzione quest’anno torna a svolgersi secondo la struttura definita dal decreto legislativo 62/2017: una prima prova scritta di Italiano, comune a tutti gli indirizzi di studio, che si svolgerà dalle ore 8.30 di mercoledì 21 giugno 2023; una seconda prova scritta, riguardante le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio; il colloquio – che parte dall’analisi di un testo, un documento, un’esperienza, un progetto, un problema, ed è predisposto e assegnato dalla commissione – e deve accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale dello studente.Nel corso del colloquio, il candidato espone anche le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto) e le competenze acquisite nell’ambito dell’educazione civica.
Le Commissioni d’esame sono composte da un presidente esterno, da tre membri esterni e tre interni all’istituzione scolastica.Ci sarà un apposito decreto che disciplinerà la domanda di partecipazione dei docenti agli esami di stato in qualità di commissari esterni.Il primo passo però è la nomina, da parte dei consigli di classe, dei docenti commissari interni.Una volta effettuato l’abbinamento classi/commissioni da parte del dirigente scolastico e a seguito dell’indicazione delle discipline individuate come esterne, è compito di ciascun consiglio di classe procedere alla designazione dei commissari interni.
Per conoscere le discipline oggetto della seconda prova e quelle affidate ai commissari esterni è disponibile un apposito motore di ricerca. (https://visualizzamaterieesame.static.istruzione.it/)