Missione compiuta. Ma guai a pensare che quella cosa lì sia già sulla maglia del prossimo campionato

3-0. Potremmo chiuderla qui. Il Napoli fa il compitino in casa dello Spezia. Tre gol, tre punti. Ed adesso di corsa a casa. C’è il divano con la TV accesa per godersi il derby. Per capire contro quale delle milanesi il Napoli allungherà anche questa settimana.

Azzurri perfetti. Poco da dire. Primo tempo di controllo totale, con lo Spezia a fare l’unica cosa che poteva fare: sbattersi per cercare di non far giocare Lobotka e compagni. Il Napoli avrebbe potuto alzare da subito il ritmo, ma magari in questo modo avrebbe rischiato di prendere un gol in contropiede. Non che sarebbe cambiato molto, sia ben chiaro, ma perché rischiare.

La sensazione è che prima o poi lo Spezia sarebbe scoppiato. Magari prima mentalmente, poi fisicamente. Difatti i padroni di casa hanno dimostrato di aver finito le energie dopo 15 secondi dall’inizio del secondo tempo. Il fallo di mano di Reca in area in apparenza è una follia. Ma perché non pensare che il terzino spezzino aveva finito le energie, nervose innanzitutto?

Il Napoli non ha cambiato atteggiamento. Ha continuato a giochicchiare, a questo punto avendo anche il risultato dalla sua. Che lo Spezia avesse finito le energie lo si è visto dai gol che sono arrivati subito dopo. A cominciare da quello incredibilmente annullato ad Osimhen, per una trattenuta risibile a Caldara. Ma il nigeriano non si mantiene. Il suo primo gol, il secondo del Napoli, ha dell’incredibile. Uno stacco di testa in cui ha superato le mani del portiere di casa, che pure non è un nanetto. Il 3-0 finale è arrivato dopo una palla persa dei padroni di casa al limite dell’area di rigore, con Kvaratskeila che ha omaggiato il centravanti.

Davvero poco da dire dopo una partita del genere. Adesso godiamoci tutto lo spettacolo del derby. Ma poi testa alla Cremonese. Guai a pensare che quella cosa lì sia già arrivata, che sia già sulla maglia della prossima stagione.

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