IL MESSAGGERO – SENZA I 900 MLN DI DAZN, IL NOSTRO CALCIO A RISCHIO DEFAULT
Di Angelo Tortora
Nel 2024 il bando per le tv si annuncia sanguinoso: offerte in caduta libera, quindi meno risorse per i club, con lo spettro concreto del default per un movimento che in questi anni non ha saputo trovare altre forme di ricavo. Questo l’inquietante scenario del nostro calcio delineato dall’edizione odierna del Messaggero.
Il presidente della Lazio Lotito sospetta che dietro lo stralcio dell’emendamento, di cui era primo firmatario, non ci siano state solo le pressioni da parte del Quirinale, ma soprattutto quelle di una parte della maggioranza ostica al suo eccessivo protagonismo.
In realtà, quasi vitale in sede di negoziazioni anche con altri competitor (c’è Amazon Prime alla finestra) che ora giocheranno al ribasso rispetto ai 927,5 milioni l’anno pagati da Dazn, che non ha alcuna intenzione di replicare le cifre dell’ultimo triennio per un campionato che non attrae più come un tempo e in cui persino le ultime vicissitudini della Juve incidono.2