Napoli devastante, anche se distratto un po’ dalla Champions

Quasi quasi non c’è neanche sfizio. Il Napoli a Reggio Emilia conquista la sua 20 vittoria in 23 giornate. Il questo momento la seconda in classifica è lontana 18 punti. Vero che l’Inter ha una partita in meno. Ma sta di fatto che a 15 giornate dalla fine del campionato in vantaggio è impressionante. La superstizione è una cretinata, come tutti sanno: ma poiché è scientificamente provato che non esserlo porta male, quella parola non la pronunciamo. Sta di fatto che il dubbio adesso non sembra più essere “se”, ma quando. Ci permettiamo di indicare una data: il 7 maggio quando la Fiorentina giocherà al Maradona. In un anno che sembra essere identico a quello là, con tante coincidenze, sarebbe bello. Ecco, sarebbe bello anche se la partita si giocasse non di domenica, ma di mercoledì, il 10 maggio…

Che dire, il Napoli ha vinto dando l’impressione di una forza impressionante. A tratti ha dominato contro una squadra che una ventina di giorni fa aveva maramaldeggiato al Meazza contro il Milan. Due gol, un palo, un gol annullato, la sensazione di essere sempre pericolosi.

C’è anche il rovescio della medaglia: gli azzurri questa volta hanno rischiato, la prova in difesa non è stata impeccabile. O per lo meno, Di Lorenzo ha sofferto in modo terribile Laurienté e Rogerio. Il Sassuolo ha colpito un palo, ha avuto un gol annullato, ha creato qualche occasione potenzialmente pericoloso. Sia ben chiaro: il risultato non è mai stato in discussione. Il Napoli ha dato la sensazione di poter segnare quando voleva. Sta di fatto che stavolta in difesa le cose non sono andate come altre volte. Sarà stata la sensazione di essere decisamente più forte, magari anche il pensiero rivolto alla Champions. Ma stavolta la partita è stata straordinaria in fase offensiva, meno buona in fase di non possesso.

Due parole su Kvaratskeila e Osimhen. Devastanti, due gol pazzeschi. Due gol diversi da quelli visti sin qui in campionato. Il Napoli pur avendo dominato è andato a segno su azioni personali, prodezze del singolo, piuttosto che frutto di azioni.

Adesso godiamoci questa vittoria. E da domani la mente va alla Champions. L’appetito vien mangiando…

 

Liberato Ferrara

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