GAZZETTA – INCHIESTA JUVE, ALTRI AFFARI “FUORI BILANCIO” E SPUNTANO ANCHE TRAORÈ E ORSOLINI

Di Angelo Tortora

 

Accordi segreti per sistemare i bilanci, scritture private non depositate e operazioni sospette che ora potrebbero inguaiare altre società. La Procura di Torino ieri ha trasmesso gli atti dell’inchiesta Prisma ai colleghi di altre città perché le squadre coinvolte sono Sampdoria, Bologna, Udinese, Sassuolo, Cagliari e Atalanta, scrive la Gazzetta dello Sport in merito al filone relativo alle partnership sospette e rapporti opachi con società considerate amiche:

“Nel caso dell’Atalanta le operazioni sospette riguarderebbero 4 calciatori (Mattiello, Muratore, Caldara e Romero), per un totale di 14 milioni di euro fuori bilancio. Di Romero, che non ha mai giocato nella Juventus ma è passato direttamente dall’Atalanta al Tottenham, parlano Federico Cherubini e il segretario Paolo Morganti in un’intercettazione del 4 agosto 2021. Al segretario che chiede se su Romero ci fosse l’obbligo di riscatto nella stagione in corso, Cherubini risponde che «l’obbligo non era federale». C’è poi un’altra intercettazione che coinvolge il presidente dell’Atalanta Antonio Percassi con l’ex Paratici ai tempi del passaggio del difensore argentino in Premier: «Io quella lettera lì non potrò mai tirarla fuori, perché dovessimo andare in giudizio viene fuori che ho fatto un falso in bilancio». Secondo la ricostruzione dell’accusa, si tratterebbe di un obbligo di riscatto mascherato da diritto, un accordo privato tra le due società mai depositato in Lega. Queste operazioni per i pm torinesi non sarebbero state contabilizzate nei bilanci e sarebbero state effettuate per truccare i conti.

Sarebbero sospetti anche gli accordi tra Juventus e Sassuolo per Demiral e Traorè (che non ha mai giocato nella Juve): i bianconeri avrebbero chiesto al club emiliano di acquistarli, ma con la garanzia che li avrebbero ricomprati. Tutto ciò sarebbe confermato da side letter utilizzate per mettere nero su bianco obblighi (pari in questo caso a 12,7 milioni) che hanno generato debiti non iscritti regolarmente a bilancio. Il Cagliari è coinvolto per Alberto Cerri, ceduto dalla Juventus con obbligo di riscatto e finito a bilancio come plusvalenza da 8 milioni: l’accusa avrebbe trovato la mail con la quale i bianconeri si impegnavano a riacquistare il giocatore. Discorso più o meno simile per Mandragora, passato dalla Juventus all’Udinese nel 2018 per 20 milioni (con plusvalenza di 12 milioni e 700 mila euro) ma con diritto di riacquisto mantenuto dai bianconeri.

Infine il Bologna, che è coinvolto per Riccardo Orsolini, mentre alla Sampdoria potrebbero essere contestate le operazioni relative a Emil Audero, Daouda Peeters ed Erasmo Mulé. 

 

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