GAZZETTA – SPALLETTI ED I CINQUE GIOCATORI A CUI HA CAMBIATO LA VITA

Di Angelo Tortora

 

Sul Napoli stanno piovendo complimenti da ogni angolo d’Europa, scrive la Gazzetta dello Sport sottolineando che Spalletti viene sempre più considerato un allenatore che sa tirar fuori il meglio dai suoi giocatori e vengono fatti alcuni esempi:

DI LORENZO – “Spalletti non si priva del suo capitano se non in casi estremi. Parlare di Di Lorenzo solo come esterno difensivo non fa fede ai suoi compiti e al cambiamento avvenuto nelle ultime due stagioni. Il capitano ha la capacità di trasformarsi in regista, se non anche esterno d’attacco o mezzala capace di sfruttare gli spazi e andare in gol. Quello di Francoforte premia questa sua interpretazione tecnica e tattica. Il compagni lo seguono con rispetto, l’allenatore gli darebbe anche le chiavi di casa sua, ricambiato.

ANGUISSA – “Fa parte della compagnia che ringrazia Spalletti per i progressi. Era un regista centrale quasi troppo innamorato di se stesso, adesso è un giocatore a tutto campo, capace di soccorrere i compagni o di inserirsi, di andare al tiro. È più completo rispetto a quando è arrivato dal Fulham”.

RRAHMANI – “Dall’avvento di Spalletti è diventato titolare e non è più uscito. Togliendosi anche l’etichetta di difensore ruvido e basta. Come? Lo ha spiegato lui stesso: “In allenamento Spalletti chiede sempre le stesse cose, quelle che per lui sono giuste. Io ho seguito quello che diceva. Quando un allenatore ha ragione, le cose vanno sempre bene per i giocatori. È stato importante per me e per tutta la squadra”.

OSIMHEN – “Parlano i gol, 20 in 24 partite. Ma si può andare oltre le cifre per notare come i suoi movimenti in area siano più efficaci, meno precipitosi e dispendiosi. Allo stesso modo l’intesa con i compagni e la manovra meno istintiva balzano all’occhio quando il nigeriano partecipa alle trame fuori dall’area. L’allenatore lo ha aiutato anche nel processo di maturazione, adesso l’attaccante è meno impulsivo in alcune reazioni, non sprecando inutili energie nervose.

LOBOTKA – “Ha trasformato il giocatore che nella prima annata con Gattuso era un oggetto misterioso. Spalletti gli ha dato le chiavi del centrocampo, lo slovacco si è sentito responsabilizzato, al centro della squadra, risultando probabilmente l’opera di miglioramento più riuscita di questa era spallettiana”.

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