Ecco il DeLa furioso

“Fifa e Uefa stanno a Ginevra e Zurigo, nessuno li controlla. Io che sono molto rigido vengo contestato, io che sono per la legalità totale mi si dice che non sono tifoso”. Così Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, intervenuto all’inaugurazione della prima cattedra universitaria in Italia dedicata alla ‘Giuridicità delle regole del gioco del calcio’ presso l’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, a Santa Maria Capua Vetere. “Io sono per una organizzazione che funzioni”, aggiunge il patron azzurro che ha poi rivendicato “la centralità territoriale a livello europeo” di Napoli sostenendo che “per molti aspetti combatto per privilegiare l’immagine di Napoli in tutto il mondo differenziandola dalle pur belle altre città d’Italia”. ” “Lotto per equiparare il Sud al Nord, non a caso sono proprietario anche del Bari”, ha detto De Laurentiis che alla domanda su cosa succederà se sarà promosso in Serie A ha risposto: “Lo cederemo a chi ci darà garanzia di saper gestire una squadra di calcio come si fa con un’opera dell’ingegno”. Parlando ancora della situazione attuale del calcio italiano, De Laurentiis ha di nuovo attaccato la legge Melandri sui diritti tv e ha ribadito che secondo lui “è grave che lo Stato sia assente”. Infine secondo il patron del Napoli il problema del calcio “sono gli agenti. Mino Raiola, simpaticissimo, prendeva 25-40 milioni di commissione sulle spalle di un club. Qui si creano le sperequazioni, i casini, i fallimenti”.

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