Confronto tra Meloni-Schlein

Di Pasquale Gagliardi

Un duello tra donne su questioni cruciali per l’Italia. Il question time alla Camera sul salario minimo si è trasformato nella sfida a tutto campo tra Giorgia Meloni, prima donna Presidente del Consiglio a Palazzo Chigi ed Elly Schlein, prima Segretaria del Partito Democratico.

No al Mes così com’è, no al salario minimo, no alla direttiva sulle case green e al bando i veicoli a diesel dal 2035, e lotta aperta ai trafficanti di migranti.

Giorgia Meloni usa il suo primo ‘premier time’ per fissare nuovamente i paletti identitari dell’azione del suo governo, rivendicando “con orgoglio” le scelte fatte finora e concedendo una sola apertura all’opposizione, dicendosi “disponibile al confronto” sul tema dei congedi parentali, posto da Elly Schlein, a sua volta al debutto in veste di segretario del Pd.

“Finché ci saranno partenze su barche in pessime condizioni e con pessime condizioni meteo ci saranno perdite di vite – ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera rispondendo all’interrogazione di Riccardo Magi, segretario di +Europa sul naufragio di un’imbarcazione carica di migranti al largo delle coste libiche -.

Bisogna investire sulle rotte legali, ed è esattamente il lavoro che sta facendo il governo. La nostra coscienza è a posto, spero che chi attacca il governo ma non dice una parola sugli scafisti possa dire lo stesso”. Mi stupisce che “per fini politici si finisca per mettere in discussione l’onore e l’operato di persone che rischiano la vita tutti i giorni” per salvare vite umane e l’onore dell’Italia “che da sola affronta questo dramma offrendo strumento a chi vuole continuare a scaricare tutto su di noi”.

“Finché ci sarà un governo guidato da me l’Italia non potrà mai accedere al Mes. E temo che non potranno accedere neanche gli altri”, ha detto la premier rispondendo all’interrogazione del deputato del Terzo polo Luigi Marattin sulle intenzioni del governo sulla ratifica del Mes. “Bonomi, presidente di Confindustria, storicamente sostenitore del Mes, dice che se noi riteniamo che il nuovo regolamento del Mes non sia nell’interesse del Paese e non sia adeguato alle sfide, dovrebbe essere il momento di discutere come usarlo come uno strumento di politica industriale europea. Il tema è che l’Europa potrà affrontare le sue sfide se riesce a fare sistema e proiettarsi verso una politica di sviluppo comune, e la proposta di Confindustria viene presa seriamente in considerazione dal governo”, ha risposto Meloni alla Camera

Nella replica di Schlein accuse alla destra: «Siete ossessionati dall’immigrazione ma vedete l’emigrazione di tanti giovani che i salari bassi e la precarietà costringono a costruirsi un futuro altrove. Avete quasi cancellato Opzione donna. Queste sono le risposte» perché le vostre priorità sono altre: i rave, i condoni, la guerra alle Ong e da ieri colpire i figli e le figlie delle famiglie omogenitoriali che hanno gli stessi diritti di tutti i bambini e bambine che fanno parte della nostra comunità».

Alla fine della seduta stretta di mano in Aula tra Meloni e Schlein. E’ stata Meloni, che prima di uscire dall’emiciclo, si e’ avvicinata alla leader del Pd per salutarla.

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