La Benedizione Urbi et Orbi di Papa Francesco

Nuovo appello del Papa per la pace in Ucraina: “Aiuta l’amato popolo ucraino e cammino verso la pace ed effondi la luce pasquale sul popolo russo. Conforta i feriti e quanti hanno perso i loro cari a causa della guerra”, le parole del Pontefice. Affrettiamoci “a crescere in un cammino di fiducia reciproca: fiducia tra le persone, tra i popoli e le Nazioni. Lasciamoci sorprendere dal lieto annuncio della Pasqua, dalla luce che illumina le tenebre e le oscurità in cui troppe volte il mondo si trova avvolto”, ha aggiunto nel messaggio che introduce la benedizione Urbi et Orbi davanti a 45mila fedeli. “Affrettiamoci a superare i conflitti e le divisioni e ad aprire i nostri cuori a chi ha più bisogno. Affrettiamoci a percorrere sentieri di pace e di fraternità. Gioiamo per i segni concreti di speranza che ci giungono da tanti Paesi, a partire da quelli che offrono assistenza e accoglienza a quanti fuggono dalla guerra e dalla povertà”, ha continuato.

Le dichiarazioni

“Aiuta l’amato popolo ucraino nel cammino verso la pace, ed effondi la luce pasquale sul popolo russo”. Invece, questa è la supplica a Gesù del Pontefice. “Conforta i feriti e quanti hanno perso i propri cari a causa della guerra e fa che i prigionieri possano tornare sani e salvi alle loro famiglie. Apri i cuori dell’intera Comunita’ internazionale perché si adoperi a porre fine a questa guerra”. E sulla Turchia e la Siria, colpite dal violento terremoto: “Sostieni quanti sono stati colpiti dal violento terremoto in Turchia e nella stessa Siria. Preghiamo per quanti hanno perso familiari e amici e sono rimasti senza casa: possano ricevere conforto da Dio e aiuto dalla famiglia delle nazioni. Inoltre, on ti dimenticare del caro popolo della Tunisia, in particolare dei giovani e di coloro che soffrono a causa dei problemi sociali ed economici affinché non perdano la speranza e collaborino a costruire un futuro di pace e di fraternità”. Infine: “Sostieni, Signore, le comunità cristiane che oggi celebrano la Pasqua in circostanze particolari, come in Nicaragua e in Eritrea, e ricordati di tutti coloro a cui è impedito di professare liberamente e pubblicamente la propria fede”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

RSS
Follow by Email
Pinterest
LinkedIn
Share
Instagram
Telegram
WhatsApp
FbMessenger
Tiktok