Napoli, sconfitta ingiusta ma rimediabile. Quanto all’arbitro…

A parti, e risultato, invertite si è ripetuta ieri sera al Meazza quanto visto in occasione della sfida di campionato nel girone di andata. Il Napoli avrebbe meritato molto di più, alla fine ha vinto il Milan. Milan che non ha rubato nulla, ma il discorso sarebbe stato lo stesso se avesse vinto il Napoli. Ed un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto per quanto visto in campo. Adesso per l’accesso alla semifinale resta la partita di ritorno al Maradona. Col Milan che a questo punto ha un leggerissimo vantaggio sugli azzurri. Si sapeva che in Champions la classifica non sarebbe stata un punto di riferimento per il pronostico. Atteso anche che i rossoneri hanno una tradizione, che in Europa ha il suo peso, decisamente superiore a quella del Napoli. Ma dopo il sorteggio dicemmo che il Napoli aveva il 51% delle possibilità di superare il turno. Adesso diciamo il contrario, sono i rossoneri ad avere un lieve vantaggio.

Al ritorno, sensazione nostra, ci sarà in campo Osimhen. Non avrebbe avuto senso rischiarlo ieri sera. Ma dopo 6 giorni il discorso cambia. Anche perché per il Napoli quella di martedì è la partita più importante della stagione. Osimhen va rischiato, anche perché in campionato il vantaggio è tale che si può pensare anche di fare a meno del nigeriano. Perché se è vero come è vero che agli azzurri servono 4 vittorie per avere la certezza di vincere il tricolore, in realtà di punti potrebbero bastarne anche molto meno, diciamo 8 punti. Quindi… Inutile parlare dell’occasione sprecata da Kvara dopo 55 secondi. Inutile appellarsi alla grande parata del portiere rossonero su Di Lorenzo nel finale. Sono cose che fanno parte del gioco. In campionato i miracoli li fece Meret. Adesso il Napoli si gioca tutto in una partita, avendo un solo risultato a disposizione.

Due parole sull’arbitro. Per togliere ogni dubbio diciamo che la nostra sensazione è che alla fine non abbia influito sul risultato finale. Detto questo non possiamo che parlare di un arbitraggio irritante. Con un occhio sempre rivolto ai rossoneri. L’espulsione di Anguissa ci sta, nel senso che le due ammonizioni sono giuste. Peccato solo che in occasione del primo cartellino l”azione parte da evidentissimo fallo ai limiti dell’area rossonera non fischiato. Al di là che la posizione sarebbe stata invitante, in quell’azione sono arrivati due gialli, entrambi magari giusti, ad Anguissa per il fallo commesso e a Di Lorenzo per proteste (per altro stiamo parlando del capitano…).  Ma l’errore più clamoroso del fischietto romeno è stato fatto a metà del primo tempo. Leao ha distrutto la bandierina del calcio d’angolo dopo aver sbagliato un gol. In casi del genere non c’è alcuna interpretazione, è giallo automatico. Come quando ci si toglie la maglia dopo una rete. Non aver ammonito il portoghese in quella circostanza è stato un errore gravissimo. Poi magari il giallo non avrebbe significato nulla, parlando di un attaccante che per altro non fa neanche troppo pressing. Ma il segnale è stato chiarissimo.

Comunque nessun problema. Si era detto che da 3 anni Napoli e Milan vincevano sempre in trasferta e perdevano in casa gli sconti diretti. Ora il Milan ha vinto al Meazza. Martedì…

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