Un Maradona da brividi “rimandato” da Dia
Di Angelo Tortora
Quella che all’inizio sembrava una festa annunciata visto che l’Inter abbatte al Meazza la Lazio e apriva un autostrada verso l’aritmetica con una vittoria al terzo tricolore della storia alla formazione partenopea ma è solo rimandato . Si inizia dalla mattina tra cortei di tifosi nelle strade di Napoli ,entusiasmo contagioso 33 anni dopo dai più scugnizzi ,ai più giovani che non hanno mai visto gli azzurri campioni . È sold-out nel tempio del più grande di tutti , uno stadio imbandierato e colorato ,rumoroso : è un inferno che farebbe tremare le gambe a tutti ma Paulo Sousa mette il pullman a protezione della porta di Memo Ochoa limitando il raggio d’azione della capolista a dire il vero già da un bel po’ poco lucida li davanti . I granata devono ringraziare il portiere messicano ,prestazione sontuosa soprattutto decisivo su Victor Osimhen che già al 2′ di testa mette di poco a lato eppoi al 7′ i padroni di casa con una incursione di Lobotka ma Gyomber lo ostacola e il capocannoniere della Serie A colpisce di testa su cross del Cucky Hirving Lozano ma la sfera termina tra le braccia del numero uno del cavallino marino . Poi al 12′ arriva a rimorchio Olivera su appoggio di Anguissa e l’uruguaiano tira dalla distanza su una battuta di un calcio d’angolo ma alto ,una Salernitana tutta schierata dietro e per il Napoli trovare varchi non è facile se non da palla inattiva o un tiro da fuori . Un Kvara che gioca anche bene ma non riesce ad incidere come un tempo in zona gol e infatti al 21′ su cross del numero nove nigeriano viene chiuso da Bradaric . Occasionissima per l’uomo mascherato Victor Air Osimhen ma un eccezionale Ochoa si oppone alla sua inzuccata e primo tiro in porta successivamente dei granata con Dia ,non impeccabile Meret nell’uscita però di testa non trova la porta . Grande conclusione di Zambo Anguissa al 30′ ancora il portierone granata devia in angolo e poco dopo corner per la squadra di Spalletti ma Rrahmani la mette fuori ,poi c’è una punizione per il Napoli ma senza conseguenze degne di nota e ancora Anguissa da fuori al 42′ e super Memo Ochoa ancora risponde presente . Nella ripresa è Kvaratskhelia che ci prova con un tiro a giro che termina di poco alto sulla traversa , poi una bella rovesciata di Zielinski e due cambi Elmas e Raspadori per Lozano e Zielinski al 60′ e due minuti più tardi azzurri in vantaggio : su un angolo si fa trovare pronto all’appuntamento colui che non ti aspetti e cioè Olivera che di testa trafigge l’estremo difensore granata e fa impazzire il Maradona che adesso veramente sogna di esplodere tutta quella passione,calore e colore che emanava dal pre-match e al 67′ un assolo di Elmas che arriva sino all’area ma la sfera di pochissima termina fuori . Paulo Sousa butta nella mischia forze fresche inserendo Bohinen, Piatek e Sambia per Bradaric, Vilhena e Mazzocchi al 68′ e un minuto dopo la Salernitana con Botheim insidia Meret che non si fa sorprendere. Poi da segnalare i tiri di Raspadori su assist del 77 ex Dinamo Batumi ma viene respinto e Piatek ma finisce alto ,ammoniti Olivera per i locali e Daniliuc e Pirola per gli ospiti . All’80’ occasionissima per Kvaratskhelia che col suo divino sinistro sfiora il palo eppoi esce Olivera per Juan Jesus e due minuti dopo Dia ammutolisce il tempio del Messia : ha la meglio di Osimhen superandolo e con un magnifico sinistro lascia senza scampo Meret e da lì in poi Ochoa si oppone a Kvaratskhelia e ultime cartucce da sparare per il tecnico di Certaldo che mette Simeone al posto di Lobotka e Ndombelé per Anguissa all’89’ ma sono i granata al 90′ con Bohinen di testa che la spedisce sopra la traversa a sfiorare un impresa titanica. Finisce così e il Napoli e Napoli rimandano la festa a giovedì e cercheranno di archiviare la pratica in Friuli perché la città vuole gioire definitivamente dopo un attesa così lunga, tanto il tricolore è già stampato sulle maglie perché è solo questione di giorni eppoi si potrà dare il via alla festa che durerà tantissimo .