Lutto nel Casertano
Repubblica dedica uno spazio fisso alle morti sul lavoro. Una Spoon River che racconta le vite di ciascuna vittima, evitando che si trasformino in banali dati statistici. Vite invisibili e dimenticate. Nel nostro Paese una media di tre lavoratori al giorno non fa ritorno a casa e “Morire di lavoro” vuole essere un memento ininterrotto rivolto a istituzioni e politica fino a quando avrà termine questo “crimine di pace”.
“Possa il nostro pane quotidiano essere un rubino sulle tue labbra” scriveva Hafez, il più grande poeta persiano di sempre. Il pane di Domenico era davvero un gioiello, lo stesso i dolci che sfornava ogni giorno e che riempivano di profumo la via di Maddaloni (Caserta). La bottega di Domenico, “Mimmo”, Del Monaco, era un’istituzione nel paese. Quando lui è morto di lavoro, fulminato da una scossa elettrica scaturita da uno dei macchinari del laboratorio, davanti al negozio si sono fermati in tanti, con la speranza che i soccorritori rianimassero il cinquantaquattrenne appassionato della famiglia, del lavoro e del Napoli. Il pane era una tradizione di famiglia e anche la figlia di Mimmo, Valeria, lavora nel forno-pasticceria. Sarà lei a portare avanti la piccola grande storia dei Del Monaco. Il profumo del pane fresco continuerà a invadere la strada di Maddaloni. Un rubino sulle labbra