Napoli, dove eravamo rimasti? Ma c’è una cosa che preoccupa e non poco

di Liberato Ferrara

 

Dove eravamo rimasti? A si, al Napoli che vince, grazie innanzitutto ai gol di Osimhen. A Frosinone arriva la prima vittoria in campionato. A voler vedere le cose con ottimismo sembra quasi di aver rivisto la prima gara dello scorso anno, la vittoria a Verona. Anche stavolta una vittoria in rimonta. Diciamo però che le cose sono un po’ diverse. A Verona il Napoli giocò in grande scioltezza. Segnò 5 gol, ne avrebbe potuti fare altrettanti. Stavolta le cose sono state un po’ diverse. Il Napoli ha vinto, meritatamente, ma senza dare l’impressione dello scorso anno. Ci sta, per amor di Dio. La preparazione è stata diversa. Lo scorso anno si puntò subito ad una partenza lanciata. Con una preparazione più soft. Non è solo una questione di gusti del nuovo allenatore. Lo scorso anno la condizione doveva durare fino a metà novembre. Poi dopo una mega sosta per il mondiale, si ripartiva da capo. Stavolta il discorso è diverso. La preparazione deve portare la squadra in condizione fino a metà maggio, non ci sono soste, non c’è una nuova preparazione ai primi di dicembre.

Più preoccupante è la sensazione data dalla squadra di essere forse un po’ troppo convinta di propri mezzi. A tratti il Napoli ha dato l’impressione di essere un po’ meno cattivo dell’inizio della scorsa stagione. Un pericolo che si poteva anche prevedere, un pizzico di appagamento, diciamo di supponenza, era quasi inevitabile. La partenza choc con un gol (rigore diciamo quanto meno largo) immediato dei padroni di casa, non ha cambiato le certezze della squadra. Il che è positivo sotto molti punti di vista, ma potrebbe essere anche un campanello di allarme. Alla fine è arrivata la vittoria, grazie al solito Osimhen. Victor è una garanzia. Inutile perdere tempo a dire il perché.

C’è un’altra cosa che ci allarma. La sensazione, antipatica, è che qualcuno voglia far pagare a De Laurentiis la polemica con Spalletti e la FIGC. Venerdì sera il Bari ha chiuso la partita in 9 uomini. Il Napoli ha avuto contro un rigore assurdo. E poi la gestione dei cartellini è stata singolare. La differenza dei valori è stata tale che ha impedito ogni complotto. Ma… Un consiglio lo diamo al presidente del Napoli: che abbia tecnicamente ragione è fuori discussione. Ma trovasse il modo per togliere tutto di mezzo. A pensar male di fa peccato, ma spesso si indovina. E pensare male della FIGC a naso non può essere neanche considerato peccato.

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