Italia sospende il Trattato di Schengen, riaperti controlli alla frontiera
Il Governo Italiano ha comunicato la decisione di sospendere temporaneamente il Trattato di Schengen, reimponendo i controlli alla frontiera con la Slovenia a partire dal 21 ottobre. La decisione è stata presa in collaborazione con il Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, ed è stata comunicata alle autorità europee.
La mossa è stata motivata da una serie di fattori, tra cui la crescente preoccupazione per la sicurezza nazionale per la situazione in Medio Oriente e la necessità di gestire i flussi migratori in un periodo di incertezza. Il premier Giorgia Meloni ha dichiarato sui social che questa decisione è temporanea e mira a garantire la sicurezza del paese.
Il Trattato di Schengen, firmato da 26 paesi europei, consente la libera circolazione di persone all’interno di questo spazio senza controlli alle frontiere interne. Tuttavia, il trattato prevede alcune disposizioni che consentono ai paesi di ripristinare temporaneamente i controlli alle frontiere in situazioni eccezionali, come minacce alla sicurezza o problemi di immigrazione.
Il Governo italiano ha comunicato che la decisione di sospendere temporaneamente il trattato è stata presa in seguito a una valutazione accurata dei rischi attuali. L’obiettivo principale è garantire la sicurezza dei cittadini italiani e gestire in modo adeguato i flussi migratori che possono attraversare la frontiera con la Slovenia.
Il governo italiano prevede di ripristinare la piena applicazione del Trattato di Schengen non appena le condizioni lo consentiranno e una volta che le sfide in corso saranno state affrontate con successo. Non solo l’Italia, ma anche Germania, Austria, Norvegia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Svezia e Francia hanno adottato lo stesso sistema per il motivo sopra riportato.
