L’annedoto su Simeone,ecco di cosa si tratta

Di Angelo Tortora

 

Quel 15 giugno scorso lo ha vissuto con un pizzico di tensione poi esplosa in gioia come fosse un gol. Sulla Gazzetta dello Sport si rievoca un retroscena relativo al Cholito Simeone risaliente alla scorsa estate: “Giovanni Simeone è fatto così e le emozioni gli attraversano il corpo per essere vissute con maggiore intensità.

Quel 15 giugno era l’ultimo giorno in cui il Napoli poteva riscattare il cartellino del Cholito altrimenti la proprietà sarebbe rimasta al Verona. Non che nella città di Giulietta – è anche il nome di sua moglie – l’argentino sia stato male, ma Napoli gli è entrata dentro in maniera definitiva e non sono per quello straordinario scudetto vinto. Logico dunque che il centravanti fosse un po’ in apprensione. Il suo intento è stato sempre chiaro, sin da quando ha messo piede a Napoli: «Vorrei rimanere a vita qui, ma dovrò essere sempre all’altezza della situazione. Dipenderà tutto da me»”.

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