Il Napoli e il muro di Berlino,un pari che divide sempre di più Adl da Garcia

Di Angelo Tortora

 

Al Maradona va in scena Napoli-Union Berlino per la quarta giornata della Fase a gironi gruppo C di Champions League,i tedeschi arrivano da 12 ko consecutivi:8 in Bundesliga,3 in Champions e 1 nella Coppa Nazionale. Vigilia movimentata sin dall’arrivo dei tifosi dell’Union che hanno rotto negozi e auto e buona parte dei 250 tifosi tedeschi protagonisti anche di tafferugli con le forze di Polizia sono stati costretti a lasciare la città per altro sprovvisti anche di biglietto,fuori allo stadio ci sono stati scontri tra ultras delle due fazioni,il solito Napoli che ha voragini nei rispettivi reparti,slegato e allungato e cerca di creare,ti illude,poi crolla sulle gambe e rischia addirittura di perderla,per Garcia i secondi diventano minuti che diventano ore, e ogni ora può essere la più bella della vita o la più buia, perché ci sono ore che pesano più di una vita, sono le ore vuote, cave, che portano in esse il destino che dipende da lui perché anche se il francese e i suoi campioni vivono nella sventura e nell’ombra, non si può escludere che domani qualche luce la illumini ma quel giorno decisivo può essere ancora il tempio di Fuorigrotta domenica alle 12:30 quando arriverà la formazione toscana dell’Empoli. Un Aurelio De Laurentiis che non ha apprezzato questa performances,mentre il capocannoniere della scorsa Serie A Victor Osimhen era seduto accanto al suo agente Calenda e chissà cosa avra pensato il nigeriano vedendo questo match dove forse è mancato proprio il suo instinct-killer sotto rete ma quello dei tempi migliori per abbattere il muro di Berlino. Un primo tempo caratterizzato da un palo di Natan di testa ,poi il gol al 30′ annullato a Frank Zambo Anguissa con l’ausilio del Var dell’arbitro olandese Makkelie per fallo di Di Lorenzo sulla sponda aerea :palla deliziosa dalla sinistra di Mario Rui per lo stacco da parte di Di Lorenzo, al centro dell’area arriva Anguissa e per lui è un gioco da ragazzini spingere in rete di testa ma tutto inutile,un Napoli che crea ed arriva il gol al 39′ di un super-Matteo Politano su cross di Mario Rui c’è la deviazione un po’ fortunosa e un po’ di bravura che fredda il portiere avversario e fa esplodere il Maradona eppoi palo di Juranovic su punizione in chiusura di frazione che fa tremare la truppa del Sergente Garcia e si va al riposo dopo cinque minuti di recupero con i Campioni d’Italia avanti di una rete. Al 47′ Politano ci prova ma spedisce alto dagli sviluppi di un corner e al 53′ il pari: contropiede innescato con i partenopei troppo sbilanciati con Meret che si supera sulla prima conclusione di Becker ma capitola su quella di Fofana e tutto da rifare per gli azzurri,al 55′ il kosovaro Rrahmani di testa ma blocca centralmente Ronnow e un minuto dopo ancora pericolosa l’Union con un cross basso di Roussillon per Becker contenuto in calcio d’angolo da Natan. Al 65′ esce Juranovic ed entra Trimmel,con i pugni Meret sul tiro di Trimmel, al 70′ due cambi per l’Union Berlino: Tousart prende il posto di Rani Khedira fratello del celebre Sami ex Real Madrid e Juventus e al posto di Laidouni entra Kràl. Al 78′ doppio cambio per il Napoli: dentro Simeone e Olivera al posto di Mario Rui e Lobotka(rimasto a terra dolorante) e doppia sostituzione anche per la formazione ospite :Gosens e Aaronson prendono il posto di Haberer e Roussillon due minuti dopo. All’82’ Rrhamami mette i brividi con un colpo di testa di poco alto sulla traversa eppoi il georgiano che conclude debole tra le braccia dell’estremo difensore tedesco
eppoi il Cholito Simeone di testa non inquadra la porta e si becca poco dopo anche il giallo per fallo su Kral e Garcia fa entrare Lindstrom al posto di Politano e Cajuste in luogo di Zielinski e il Napoli rischia di perderla con l’inserimento di Tosaurt dopo un velo ma la palla va fuori e finisce cosi un punto per uno che fa più morale per i tedeschi mentre Garcia che dice che non ha niente da rimproverare alla squadra dovrà spiegarlo anche ad Adl che molto probabilmente non ha lo stesso pensiero del suo tecnico.

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