Un’Italia di DAViS da Dios

Una Davis da Dios quella dell’Italia I ragazzi di Volandri si sbarazzano della corazzata Serbia con una rimonta titanica Lo fa grazie al suo numero uno e numero due Sinner Sonego trasformano l’Italietta come pensavano i serbi in una Super Italia La squadra azzurra capitanata da Volandri esperta in rimonte , già con l’Olanda aveva vinto nel doppio sempre con la double S La squadra italiana paga inizialmente la scelta sbagliata del serafico Velandri che fa giocare il poco in forma Musetti con Z Ma il giocatore italiano compie una serie di scempi contro un modesto Kecmanovic La prima sfida quella delle 12 .00 termina con il risultato di 6-7, 6-2, 6-1 in 2 ore e 23 minuti di gioco. Dopo questo macth combattuto ma caratterizzato da una serie di errori dall’una e dall’altra parte arriva il momento della sfida infinita tra Sinner e Djokovic Quasi una bella tra i due numeri uno delle due nazionali Dopo la prima dell’ Atp finali di Torino e vinta da Sinner , la qualificazione del numero uno del tennis mondiale grazie alla sportività dell’alto altoatesino, mezzo austro ungarico Sinner , e la vittoria nella finale dello stesso Atp finali di Torino del serbo arriva il momento della verità Nel primo set Sinner polverizza il campione serbo per 6 a1 dimostrando al mondo intero che è nata una stella azzurra . Il Leone serbo punto nell’orgoglio vince il secondo set per Djokovic vince il 2° set: 6-2 in 41 minuti La vittoria del serbo allunga l’infinita sfida che finisce nel terzo set Un leggendario Jannik Sinner batte Novak Djokovic con il punteggio di 6-2, 2-6, 7-5 in 2 ore e 33 minuti e regala all’Italia il punto che trascina la semifinale al doppio. Una prestazione monumentale dell’altoatesino che gioca la partita più bella della sua carriera, annullando tre match point al n. 1 al mondo! Un risultato storico perché Djokovic non perdeva in Coppa Davis da 12 anni! Si va al doppio Gli sfidanti sono: per gli azzurri Sinner e Sonego e per i serbi Djokovic e Kecmanovic Quattro singolaristi adattati al doppio L’unica differenza è che la coppia tennistica italiana è orami una coppia affiatata anche grazie alla calma di un capitano diverso da quelli dei tempi d’oro La sfida è avvincente fin dall’inizio Jannik e Lorenzo conquistano il primo parziale in 35 minuti con lo score di 6-3. Un primo set perfetto nella gestione del servizio da parte degli azzurri che hanno conquistato il break nel sesto game sul servizio di Djokovic, recuperando da 0-30. Ottimo il gioco a rete dei due italiani che hanno approfittato soprattutto delle difficoltà nel gioco di volo di Kecmanovic Il secondo set si stappa subito Al 3° game: break Italia! 2-1 contro la Serbia È Sinner/Sonego show! Sul servizio di Kecmanovic (che pasticcia ancora nei punti più importanti) gli azzurri guadagnano il break alla seconda occasione, approfittando della disastrosa volée di Djokovic sul dritto di Sonego Qui la coppia giovane italiana prende coscienza dell’impresa che si sta per realizzare Ma come avrebbe detto il grande Trap mai dire gatto se non ce l’hai nel sacco C’è il contro break della Serbia 2 a 2 Stavolta l’Italia non riesce a consolidare il break di vantaggio. La Serbia strappa il servizio agli azzurri sul turno di Sonego che apre il game con un doppio fallo, poi da 30-30 commette due errori sulle diagonali con Kecmanovic prima e Djokovic poi La Serbia torna avanti nel punteggio grazie all’ottimo turno di battuta di Djokovic. Game a 15 per i serbi chiuso con un ace dal n. 1 al mondo L’orgoglio italiano prende il sopravvento Prima nel singolare contro Djokovic (in quel caso erano match point), adesso in doppio. Ancora una volta Sinner recupera un turno di battuta da 0-40, con gli azzurri che annullano complessivamente quattro palle break. Un game fondamentale (18 punti giocati, il più lungo del match) per gli azzurri visto l’ottimo e poi secondo contro break degli alfieri azzurri. Dal rischio break subito al servizio strappato ai serbi: in poco tempo cambia tutto per Sinner e Sonego che conquistano il break di vantaggio dopo 12 punti giocati sul servizio di Kecmanovic. Decisivo lo smash di Big Sonny sulla seconda palla break 4 a 3 Nell’ottavo game Super Sonego tiene il servizio 5 a 3 ad un passo dalla vittoria Intano il campione serbo Djokovic viene subissato di fischi e qualche italiano vedendo l’arroganza, la con atteggiamento spocchiosa del serbo gli canta la famosa canzone di Albertone Sordi, Te ciann mai mandato a quel paese, a giusta ragione La Serbia con Djoko tiene il servizio 5 a 4 nel nono game. Ma nell’anniversario della morte del DIOS del calcio e contemporaneamente alla vittoria dei colori azzurro Napoli, un destino unisce il calcio al Tennis L’Italia va al sevizio per conquistare il punto finale vincendo 6 a 4 il decimo e ultimo game. Dopo 25 anni l’Italia torna in finale di Coppa Davis! Gli azzurri di Filippo Volandri battono 2-1 la Serbia trascinati da un leggendario Jannik Sinner. Il tie, infatti, era iniziato per l’Italia con la sconfitta in rimonta di Musetti contro Kecmanovic. Poi, però, è entrato in scena l’altoatesino con due partite monumentali. Prima ha battuto Djokovic in singolare (annullando tre match point consecutivi da 0-40 nel terzo set), poi ha regolato la coppia Djokovic/Kecmanovic in doppio insieme a uno straordinario Lorenzo Sonego. L’Italia ritrova così una finale che mancava dal 1998, quando gli azzurri affrontarono la Svezia a Milano. L’avversaria per l’insalatiera sarà l’Australia: appuntamento domani alle 16, in diretta su Sky Sport Tennis e in streaming su NOW

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