Juve Stabia-Monterosi 2-2, Pagliuca: “Che questo pareggio ci serva da lezione”

Di Fabrizio Battipaglia  

L’allenatore della Juve Stabia Guido Pagliuca è intervenuto in conferenza stampa al termine del match pareggiato 2-2 col Monterosi:

“Dobbiamo crescere e migliorare. Non la vediamo come una delusione all’interno dello spogliatoio perchè eravamo in vantaggio 2-0, in 4 minuti poi 2-2. Non è che succede tutte le domeniche però dobbiamo capire che se non giochiamo in 11 facciamo fatica”

È chiaro che c’è delusione per questo finale, è del tutto inatteso. Però possiamo dire che con 43 punti in 20 partite, a 5 punti sulla seconda, 6 sulla terza, bisogna resettare subito?

“Oggi la squadra è stata un po’ più giocherellona e quando sei giocherellone non capisci che il calcio non ti permette di esserlo a meno che tu non sia una squadra di alto livello che può permettersi di fare questo. La nostra forza è il furore ma purtroppo oggi siamo stati un po’ supponenti. Vi ricordate gli ultimi venti minuti con la Turris quando vincevamo 2-0 con un uomo in meno? Li cì andò bene grazie a Thiam, oggi no. Ma questo ci deve far crescere. Pensiamo una partita alla volta, andiamo avanti una partita alla volta”.

Giocherelloni e senza divertimento. Ma oggi proprio in quegli ultimi minuti che ci hanno fatto male si è notata anche una certa presunzione. È questo il prezzo che abbiamo pagato per essere la squadra più giovane del campionato? Perchè dall’altra parte si è vista tanta cattiveria agonistica

“Io penso che sia il preludio al girone di ritorno. E quindi un po’ lo abbiamo assaggiato nella partita di Crotone. Oggi è il preludio al girone di ritorno, se non lo capiamo facciamo pochi punti. Questo è fuori discussione. Se facciamo questo poi tiriamo le somme a fine campionato per vedere dove siamo. Bisogna migliorare se pensiamo al fatto che sul 2-0 noi abbiamo buttato la palla in rimessa dal fondo e il raccattapalle ha dato velocemente il pallone agli avversari con successivo capovolgimento di fronte.
Che questo pareggio ci serva da lezione. Alcuni non hanno giocato con lucidità, con morso e quando una squadra come la nostra fa a meno di 4, 5 giocatori importanti, facciamo fatica”

Lei aveva detto in conferenza che la ricerca del del risultato non avrebbe dovuto influenzare la prestazione. Alla luce di quanto accaduto ieri con le inseguitrici che hanno vinto, può essere che nei minuti finali qualche ingenuità di troppo sia figlia anche di un po’ di pressione arrivata proprio nei minuti finali quando bisognava gestire meglio la fase finale della gara con la vittoria praticamente già in pugno?

“Per noi adesso questa deve essere una sfida per migliorarci, per crescere”.

Come si cura una beffa del genere? Quale sarà la cura migliore da domani in poi per dimenticare questo pareggio?

“Noi non dobbiamo guardare gli altri, ma a noi. E normale che abbiamo 43 punti e siamo felici, è normale che dobbiamo pedalare forte per gioire e sul 2-0 non possiamo permetterci di pareggiare la gara. Dobbiamo tenere il minutaggio, siamo la squadra più giovane, attenzione al bilancio giustamente, però gli altri hanno “le bombe a mano”. Se vinciamo 2-0 e giochiamo con 3/4 giocatori in meno è normale che facciamo più fatica. Però i ragazzi son splendidi, lo erano ieri e oggi lo sono ancora di più perchè nello spogliatoio erano dispiaciuti, non affranti perchè abbiamo pareggiato una partita, non è che l’abbiamo persa. Però dobbiamo capire che il morso è una qualità”

Lei tende a smorzare una rabbia che si è vista a fine gara malgrado il risultato comunque importante. Da un lato non bisogna avere l’ansia, ma vedendo i risultati di ieri, le inseguitrici ci credono, hanno dato un segnale forte

“La rabbia ci sta quando prendi gol alla fine e l’arbitro fischia sul 2-2.
Le squadre che spendono di più, vincono. È normale, perchè l’85/90% delle partite le vinceranno. Dobbiamo essere bravi noi a giocare in 11 sempre, a giocare coi cambi che abbiamo disponibili, a sfruttare bene il minutaggio. Mancando Romeo, D’Amore (con la febbre), nei giovani qualcosa è mancato, domenica infatti rientrerà Romeo quindi avremo più giro nel minutaggio. Fa parte della normalità però non guardiamo gli altri perchè è normale che vincano”.

Forse questa lezione proprio prima del match con l’Avellino che ha vinto 5-0 a Latina può far capire che è il momento di “cambiare marcia” rispetto al girone di andata perchè è un altro campionato

“Quindi facciamo 46 punti se dobbiamo cambiar marcia…
Oggi per noi era una partita difficile, perchè statisticamente, due vittorie, un pareggio, poi altre due vittorie e un pareggio, tre vittorie di fila non l’abbiamo mai fatte e oggi era difficile. Però vinciamo 2-0 portiamola fino in fondo, non concentriamci sugli altri che vincono 5-0 altrimenti si creano stati d’ansia. Anche se è nostro compito gestirli, è ancora troppo presto per avere l’ansia perché non sappiamo tra un mese, due mesi che tipo di campionato avremo fatto. Se tra due mesi saremo in questa situazione la pressione andrà gestita perchè sarai lì a giocartela, è il nostro lavoro. Però per arrivare a due mesi e stare in una situazione di classifica in cui bisogna lottare è normale che bisogna arrivarci con la leggerezza, con la serenità, col piacere di giocare. Se vinci 2-0 a quattro minuti dalla fine però non puoi permetterti più di farti recuperare”.

Guardando il bicchiere mezzo pieno, come valuta la prestazione di Mosti, andato vicino al gol nella ripresa? Poi ha fornito l’assist per Piscopo sul gol del momentaneo 2-0

“Mosti ha fatto una buona gara. È normale che noi siamo abituati a correre tantissimo anche quando non abbiamo la palla quindi non c’è soltanto la fase di possesso ma c’è anche quella di non possesso e lì dobbiamo inglobare tutti i nuovi e capire che noi dobbiamo ritrovare il morso. Chi è dentro lo spogliatoio deve vivere i nuovi arrivi in modo competitivo perchè non è detto che avendo fatto 43 punti siano sempre i soliti i titolari. Anche se non mancherò mai di rispetto ai miei giocatori, non possiamo permetterci di giocare con 6/7 uomini, non deve più succedere”

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