Sprofondo Napoli, è crisi totale:”Umiliati a Torino”
Di Angelo Tortora
Si dice che “se il presente cerca di giudicare il passato, perderà il futuro” ma in questo caso è d’obbligo giudicare l’operato catastrofico di Walter Mazzarri perché il futuro influenza il presente tanto quanto il passato.Un vincitore è un sognatore che non si è arreso,il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni:”Questa squadra è in crisi non solo di risultati ma soprattutto di gioco e il colpevole è solo uno e si chiama Aurelio De Laurentiis,troppi rinnovi rimasti in sospeso di big che dopo uno Scudetto conquistato 33 anni dopo il più grande di tutti i tempi chiedevono ovviamente un cospicuo aumento. Da Piotr Zielinski ormai con la valigia pronta in direzione Milano sfonda nerazzurra con la benamata pronta ad offrirgli un ingaggio da 4.5 annui,con Osimhen che ha rinnovato da poco con una clausola da 130 mln e molto probabilmente per venderlo a fine campionato,un Kvara irriconoscibile ma anche il georgiano col suo procuratore Mamuka Jugeli hanno bussato alla porta del Patron della Filmauro e con Adl che vuole raddoppiare il suo stipendio ma massimo portarlo a 2.5 o 3 ma non arrivare a 4 mln. I Campioni d’Italia in carica hanno cambiato tre preparatori atletici che hanno influito sicuramente sulla forma fisica e psicosi dei calciatori:”Da Sinatti(con Spalletti) a Rongoni(con Garcia) ,sino all’attuale Pondrelli con Mazzarri. Disastro Napoli e di Walterone coi numeri impietosi peggio di Monsieur Garcia e con una media di un punto a partita,gli azzurri non segnano da tre gare e il tecnico di San Vincenzo in 7 gare ha totalizzato 7 punti ,mentre il francese ex Roma in 12 match ottenne 21 punti. Un Toro che annienta il Napoli a centrocampo col duo Ilic-Ricci che hanno la meglio sui tre mediani dei partenopei,Zielinski cammina peggio di prima e forse con la testa già a Milano,Cajueste inguardabile sbagliando anche i passaggi più semplici e il solo che merita la sufficienza in pagella li nella zona nevralgica è Lobotka ma lo slovacco è abbandonato al proprio destino dai compagni di reparto ma l’unico che fa movimento cercando di innescare i compagni di squadra. Una squadra che era la meno fallosa e che oggi ha subito già 46 cartellini gialli e l’entrata killer di Mazzocchi ne è l’emblema, senza senso l’ex Salernitana ,si può capire la sua foga e il suo essere tifoso ma così lascia la sua squadra che era già sotto di un gol e addirittura con un uomo in meno,ma discutibile è anche la scelta di Mazzarri che invece di inserire un Simeone e in panca ci stava anche Lindstrom(ad oggi il danese oggetto misterioso) mette Mazzocchi. Basta con questo 4-3-3,bisogna cambiare modulo anche per favorire calciatori del calibro dell’ex Eintracht e perché no anche il Samardzic di turno che arriverà, Raspadori spreca una chances ghiotta: paratona di Milinkovic-Savic con il portiere del Torino che mura l’ex Sassuolo che calcia da due passi: Zielinski di prima va da Di Lorenzo, che serve Raspadori e l’attaccante tira dopo un ottimo cut back, ma il portiere granata gli nega la gioia del gol con un gran intervento,eppoi i Campioni d’Italia non esistono più e i granata passano con Sanabria al 43′ :Vlasic che batte la punizione, dorme la difesa del Napoli e un tocco fortuito di Zapata favorisce il gol di Tony Sanabria,sprofonda il Napoli. Al 52′ raddoppio dei padroni di casa, Duvan Zapata serve Vlasic che sbaglia il primo controllo, non il secondo e con il destro da fuori area trafigge Gollini all’angolino. Al 64′ colossale occasione della formazione di Juric:Vlasic scatta alle spalle della difesa e mette in mezzo il pallone per Sanabria, che a porta semi-vuota colpisce il palo e il rimpallo favorisce Zapata ma è bravo Gollini a evitare il gol del 3-0 e far carambolare il pallone su Zapata. Tris al 66′ del Toro, da corner Buongiorno trafigge Gollini con il colpo di testa su assist di Lazaro e il Napoli che scivola al nono posto e alla prossima c’è il derby campano contro la Salernitana di Filippo Inzaghi.