Arbitri mondiali in lutto !
Il calcio piange la scomparsa di uno degli arbitri di maggiore rilevanza storica che ci ha lasciati all’età di 85 anni. La sua influenza nel mondo arbitrale è indelebile. È infatti legato a una significativa evoluzione nella denominazione degli arbitri che proprio lui ha causato e che ha influenzato la comunicazione mediatica e il modo in cui i tifosi si ponevano con gli ufficiali di gara.
L’arbitro in questione è Angelo Franco Martinez, una figura iconica del calcio spagnolo. Ha stravolto il modo di chiamare gli arbitri nel paese iberico. A differenza dell’Italia, dove i direttori di gara sono identificati comunemente per cognome (come Orsato, Rocchi, ecc.), in Spagna è diventata tradizione utilizzare entrambi i cognomi. Questa consuetudine è stata introdotta proprio da Ángel Franco Martínez e ha avuto un impatto notevolissimo sia in Spagna che nel modo in cui gli spagnoli vengono chiamati all’estero. Anche in Italia, infatti, si conoscono arbitri come Del Cerro Grande, Gil Manzano e Munuera Montero.
Com’è nata questa innovazione è abbastanza semplice da spiegare: quando Franco Martínez ha iniziato a dirigere le partite di prima divisione nel settembre del 1969 la Spagna era sotto la dittatura del Generalísimo Francisco Franco e i direttori di gara venivano chiamati solo per cognome. Ovviamente se lo avessero fatto anche con lui, ci sarebbe stata una problematica di omonimia. I tifosi, spesso frustrati e desiderosi di sfogare la propria tensione sugli arbitri, finivano per insultarlo chiamandolo “Franco”. Questa situazione ha creato una situazione complicata e la censura ha deciso di ovviare al problema…
Franco Martinez e la dittatura
Per risolvere questo problema, con Franco Martínez si è deciso di introdurre l’uso del doppio cognome, una mossa dettata dalla censura per evitare insulti diretti. Questa scelta si è estesa poi anche a tutti gli arbitri spagnoli, creando una tradizione che si è perpetuata nel tempo.
I problemi di omonimia hanno comunque avuto importanti ripercussioni sulla carriera di Franco Martínez, visto che per questo non ha mai potuto arbitrare le partite più prestigiose, inclusa la finale di coppa, chiamata all’epoca Copa del Generalísimo e oggi Copa del Rey. La presenza di Franco al momento della consegna del trofeo avrebbe inevitabilmente generato tensioni e insulti.
La scomparsa di Ángel Franco Martínez è certamente simbolica: non solo rappresenta la fine di una carriera illustre nel mondo arbitrale, ma anche l’addio a una figura storica, che ha stravolto completamente il linguaggio del calcio spagnolo. Vivrà comunque per sempre: ogni volta che un arbitro spagnolo verrà chiamato col doppio cognome sarà in suo ricordo.