TEATRO SAN FERDINANDO, c’è Lina Sastri dal 15 febbraio 2024

Il  grande maestro Lluís Pasqual, il massimo esperto di García Lorca vivente, rilegge il capolavoro del poeta andaluso accentuandone l’aspetto poetico, abbandonando ogni naturalismo. Concepisce lo spettacolo come una contaminazione tra prosa, danza e canto, basandosi sulle eclettiche capacità di Lina Sastri.

Il lavoro si presenterà come uno spettacolo di flamenco con sedie in cerchio e tutti gli attori presenti per l’intera durata. Tre musicisti accompagneranno parole, canti e danze. Nozze di sangue è uno dei titoli più folgoranti della storia del teatro del Novecento europeo, non è altro che la “cronaca di un fatto di vita” di un poeta.  A pochi chilometri da Granada, in una campagna secca, durante una festa di matrimonio, la sposa fuggì con un lontano parente. Lo sposo tradito li perseguitò con la sua banda: ci furono coltellate e morti. La notizia apparve sui giornali.  Nella mente del poeta, questa notizia ha fatto un viaggio profondo e scuro e il suo racconto dei “fatti” è diventato un urlo contro qualsiasi “convenzione” in amore, è un grido di libertà nel seguire la passione che brucia due cuori e due corpi in una stessa fiamma. Nel viaggio del racconto ha creato due personaggi enormi, due vittime, due donne: la fidanzata e la madre. Quelle che restano e che dovranno trascinarsi a vita il dolore e le ferite che scaturiscono dal così detto “cainismo” spagnolo: fratello contro fratello divisi fino alla morte. La frase della madre «qui, adesso, ci sono due bande, tu con i tuoi io con i miei» non faceva altro che annunciare la disumana guerra civile che sarebbe esplosa pochi anni dopo. Poi il poeta è morto, la guerra è finita, sono passati tanti anni e in una piccola parte del mondo occidentale la donna ha acquisito un certo livello della libertà che Lorca esigeva urlando e commovendo dal palcoscenico. O, almeno, abbiamo leggi che proteggono questa libertà nei suoi diritti affettivi e sessuali. Poi la realtà è, tante volte, un’altra.

NOZZE DI SANGUE

di Federico García Lorca
adattamento e regia Lluís Pasqual
con Lina Sastri,
Giacinto Palmarini, Giovanni Arezzo, Alessandra Costanzo, Ludovico Caldarera, Roberta Amato, Floriana Patti, Gaia Lo Vecchio, Alessandro Pizzuto, Sonny Rizzo, Elvio La Pira
musicisti Riccardo Garcia Rubì (chitarra), Carmine Nobile (chitarra), Gabriele Gagliarini (percussioni)
coreografie Nuria Castejon
scene Marta Crisolini Malatesta
costumi Franca Squarciapino
luci Pascal Merat

produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Catania, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro Biondo Palermo

Durata: 1 ora e 10 minuti (atto unico)

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