Il Paolo Caiazzo che ti aspetti, senza trucco e senza inganno, all’Augusteo

Può “una visita inaspettata” cambiarti la vita? Evidentemente si, almeno questo il parere di Paolo Caiazzo, autore, regista e protagonista del lavoro in scena da ieri sera all’Augusteo. La visita della Guardia di Finanza scatena il peggio (o il meglio?) in Ferruccio. Sin qui la sua esistenza era stata piatta. Improvvisamente basta una scintilla per scatenare una reazione che lo porta ad una vita decisamente più intrigante.

Diciamolo subito: la storia in sé non è nulla di eccezionale. Banale, con battute talvolta scontate. Ma… Ma ha soddisfatto in pieno le attese del pubblico. Chi va a teatro per assistere ad uno spettacolo di un comico vuole solo rilassarsi, concedersi un paio di ore si svago. E ridire. Missione compiuta in piena. Lo spettacolo ha dato esattamente questo. Svago e divertimento. Senza secondi fini. Senza lasciare il teatro ad arrovellarsi la mente pensando a questo o a quello. Magari il lavoro messo in scena non resterà nella storia delle commedie, ma fa nulla. Ha fatto ridire.

Il tutto seguendo uno schema tipico del teatro napoletano. Un primo atto in cui viene costruita la storia, piuttosto irreale ad essere sinceri; un secondo atto che è il trionfo della banalità, ma terribilmente divertente.

Paolo Caiazzo ha messo sul palco il suo repertorio di cabarettista. C’è una battuta, sulla mascherina di Osimhen, assolutamente straordinaria, per quanto per tutta evidenza completamente slegata alla storia. Bravi tutti gli attori coinvolti, Carlo Caracciolo, Daniele Ciniglio, Cinzia Cordella, Francesca Morgante e Maria Bolignano. Tutti personaggi sopra le righe, che è possibile incontrare per strada. Ovviamente il fatto che poi capitano tutti nella stessa storia è irreale. Da sottolineare il lavoro di Francesco Felaco, che con una scenografia originale ha permesso alla storia di vivere nell’alternanza di due scene diverse.

A fine spettacolo Caiazzo ha invitato il pubblico a pubblicizzare il suo lavoro. Ovviamente solo quelli a cui lo spettacolo è piaciuto. Anche questa se vogliamo una battuta scontata. Ma ci stava bene. E noi raccogliamo il suo invito. Lo raccomandiamo caldamente. Almeno a quelli che cercano due ore di divertimento. Se dal teatro ci si aspetta questo. Coloro che desiderano altro genere di sensazioni possono tranquillamente restare a casa.

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