Tragedia e lutto a Firenze !
Tragedia sul lavoro a Firenze nell’area dell’ex Panificio Militare dove ora c’è il cantiere per la costruzione del nuovo Esselunga, in via Mariti: venerdì mattina uno dei piloni portanti della struttura è crollato (inizialmente era sembrata una trave: ci sono tre operai morti, tre feriti ricoverati in ospedale, due in codice rosso e uno in codice giallo e due dispersi: i vigili del Fuoco li stanno cercando anche con le unità cinofile.
Il bilancio aggiornato alle 14 del pomeriggio è stato dato dall’assessore regionale alla Protezione civile Monia Monni, davanti all’ingresso del cantiere, che ha spiegato: «Le tre persone ricoverate fortunatamente non sono in pericolo di vita, anche se due di loro sono in condizioni critiche, e ci sono ancora due dispersi. È molto difficile individuarli, non sono riusciti a farlo i cani Usar che sono cani appositamente addestrati per la ricerca sotto le macerie. Non c’è riuscito il drone con camera termica. Probabilmente queste persone sono molto in profondità, sono crollati tre solai, la quantità di materiale è tantissima». Una delle vittime è un operaio nato nel 1964, Luigi Coclite. L’uomo, sposato, viveva a Collesalvetti.
Le parole di uno dei feriti
Uno dei feriti, il meno grave, ha una lesione toracica: è lui a dire le prime parole su quanto accaduto al cantiere dell’Esselunga: «Non ricordo, non mi sono accorto di niente di strano, prima che succedesse, mi sono ritrovato già tutto addosso».
«I vigili del fuoco – ha aggiunto Monni – stanno cercando di capire come intervenire per non creare ulteriori crolli. La situazione è ancora molto difficile». L’assessore ha spiegato che il crollo ha coinvolto una squadra di otto operai e che tra le vittime «c’è di certo un italiano, qua c’era la moglie, è toscana». Per Monni quella successa è «una tragedia immane, mai conosciuta da questa città». È «presto – ha poi detto – per commentare le dinamiche che sembrano molto complesse. È una tragedia che non riguarda l’assenza di requisiti di sicurezza individuali, sembra qualcosa di ben più serio».
Gli operai stavano montando i prefabbricati. Secondo le testimonianze di alcuni colleghi, dopo il crollo del pilone sarebbe venuto giù il terzo solaio, che poi avrebbe impattato sul secondo travolgendo il primo: è proprio lì che si cercano i dispersi. Le ipotesi del crollo al momento sono due: il pilone potrebbe essere stato adagiato in malo modo oppure ci potrebbe essere stato un problema nella composizione del calcestruzzo. La procura di Firenze ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per crollo colposo e omicidio colposo. Il cantiere è finito sotto sequestro. I tecnici della Asl stanno ascoltando personale del cantiere.
La testimone: «Un boato, le urla»
«Stamattina stavo camminando per andare verso la tramvia, quando ho sentito un boato e delle urla impressionanti provenienti dal cantiere e da alcune persone affacciate alle finestre. Le urla mi sono rimaste impresse».
È la testimonianza di una signora che abita nelle vicinanze del cantiere. «Dopo il boato mi sono avvicinata alla rete e ho chiesto a degli operai lì vicino cosa fosse successo, loro, disperati, mi hanno detto che degli operai erano rimasti sotto il crollo. Poco dopo ho iniziato a sentire le sirene dei soccorsi».
Ore di ricerche, per trovare un altro corpo
Solo in serata è stato individuato, senza vita, uno dei tre operai ancora dispersi sotto le macerie. Le operazioni di ricerca degli altri, oltre che per recuperare la salma anche di un’altra delle vittime già accertate, proseguiranno per tutta la notte.
Le reazioni
«Dolore e sgomento per la tragedia al cantiere del nuovo supermercato – scrive il sindaco di Firenze Dario Nardella su X – Seguiamo costantemente la situazione. Esprimo a nome mio e del Comune cordoglio per le vittime e ringrazio tutti i soccorritori in azione. In attesa di aggiornamenti sugli altri operai coinvolti».
E ancora: «Ringrazio sentitamente il presidente Mattarella per avermi espresso al telefono vicinanza e cordoglio per la tragedia al cantiere Firenze. Ho proclamato lutto cittadino per sabato con sospensione di tutti gli eventi. Anticiperò il rientro dalla Terra Santa con il primo volo utile».
«A nome mio e del Governo esprimo cordoglio per le vittime del crollo avvenuto in un cantiere a Firenze. Seguo con apprensione l’evolversi della situazione e ringrazio quanti stanno partecipando alle ricerche dei dispersi e alle operazioni di soccorso dei feriti. Le nostre più sentite condoglianze alle famiglie colpite da questa terribile tragedia». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sui social.
Sul posto sono arrivati Protezione civile, vigili urbani, vigili del fuoco, polizia e 118. «Il nostro sistema regionale sta intervenendo per un crollo di impalcatura in un cantiere a Firenze in via Mariti – scrive Giani – Al momento risultano 8 persone coinvolte. Sul posto i nostri sanitari, Vigili del Fuoco e Forze di Polizia. Forza».
Marina Caprotti, presidente di Esselunga dichiara: «Esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime del gravissimo incidente nel cantiere di via Mariti a Firenze. Siamo sconvolti per quanto avvenuto. Il cantiere in costruzione era affidato in appalto a una società terza e siamo a disposizione delle autorità per contribuire a chiarire la dinamica di quanto accaduto e per qualsiasi esigenza. In segno di lutto nel pomeriggio i negozi Esselunga della città di Firenze verranno chiusi».
Capannelli di commercianti e residenti, attoniti, si scambiano commenti, con gli smartphone in mano. «Devono bloccare tutto, non è sicuro, la struttura potrebbe cedere su via Giovanni da Empoli». L’area di via Mariti, intorno al cantiere dell’Esselunga, è completamente sigillata. «Alle 8,30 circa – racconta il titolare del bar Uffa – abbiamo sentito come una specie di terremoto. Poi sono arrivate le urla di aiuto. È stato orrendo, come se fosse scoppiata una bomba».
L’Arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori ha invitato a leggere questa intenzione di preghiera in tutte le parrocchie durante le celebrazioni di questi giorni, in modo particolare di domenica prossima: «Per le vittime della tragedia avvenuta nel cantiere di via Mariti, perché il Signore accolga nella sua pace i defunti, doni salute ai feriti, consoli e sostenga quanti sono nel dolore, ispiri quanti hanno responsabilità a mettere in atto interventi concreti che tutelino la vita dei lavoratori, preghiamo».
In procura
Il procuratore capo Spiezia, i sostituti Francesco Sottosanti e Alessandra Falcone, che coordinano le indagini sul crollo del cantiere, hanno ascoltato in serata in procura il direttore dei lavori di una delle quattro ditte che erano impegnate nei lavori di costruzione del supermercato.
Secondo la prima ricostruzione fatta negli ambienti inquirenti, la causa del crollo sarebbe da ricercare nel cedimento di un solaio a causa della rottura di una trave o di un dente del pilone su cui la stessa trave poggiava. La caduta del pilone avrebbe provocato il crollo di tre solai: il primo avrebbe trascinato gli altri due sottostanti. Alcuni operai, secondo una prima ricostruzione, erano al primo piano, gli altri al terzo e non si sono potuti salvare dai crolli.