Barcellona-Napoli 3-1: Rrahmani riapre il match, ma l’attacco azzurro non punge
Di Fabrizio Battipaglia
All’inizio del primo tempo è il Napoli ad aver avuto l’occasione di passare in vantaggio sul Barcellona con Osimhen che non è riuscito a superare Ter Stegen calciandogli il pallone addosso, ma il guardalinee però ha segnalato il fuorigioco dell’attaccante nigeriano. Dopo aver subito due gol dal Barça siglati da Fermin e Cancelo nel primo quarto d’ora di gioco, gli azzurri hanno cercato di reagire e da posizione defilata è stato sempre Osimhen a provarci mettendo a dura prova la reattività del portiere blaugrana. Al 30′ però è il Napoli ad accorciare le distanze col mancino di Rrahmani nell’angolino: splendido l’assist di Politano per il difensore kosovaro. Nella ripresa il Napoli si è reso subito pericoloso sfiorando il gol del pareggio con Kvaratskhelia: bello il destro a giro dell’esterno georgiano terminato di poco a lato. Ma all’80 è Lindstrom a divorarsi un’occasione d’oro davanti alla porta: su cross di Olivera il trequartista danese non è riuscito a indirizzare di testa il pallone in rete. Pochi minuti dopo però ci ha pensato Lewandoski a chiudere il match realizzando la rete del definitivo 3-1 blaugrana che ha decretato l’eliminazione del Napoli dalla Champions. Probabilmente al Napoli manca un calcio di rigore su Osimhen – evidente il pestone di Cubarsi ai danni dell’attaccante nigeriano – ma alla fine ha avuto la meglio l’imprevedibilità del Barça in fase offensiva unita alla rapidità di esecuzione dei suoi interpreti. Tra i rammarichi del Napoli quello di aver concesso troppo al Barcellona nella prima fase del match oltre al fatto di aver sprecato una ghiotta occasione con Lindstrom a dieci minuti dalla fine. A seguire per gli azzurri c’è stata anche una traversa colpita da Olivera che non avrebbe però cambiato l’esito della gara.