Turismo: Campania vara campagna promozione, Gassman testimonial

Di Fabrizio Battipaglia  

(AGI) – Napoli, 26 mar. – “Napoli e la Campania non godono in Italia di una possibilita’ di comprensione oggettiva. Tutto cio’ che parte di qua diventa, nel sistema della comunicazione, una caricatura. E’ una maledizione che noi abbiamo: facciamo fatica a rompere il muro di banalita’ e, in molti casi, di totale ignoranza su quello che e’ la regione e su quello che si fa nel territorio piu’ complicato d’Italia e forse d’Europa”. Lo dice il presidente della Regione Vincenzo De Luca, presentando la campagna promozionale ‘Campania divina’, per la quale e’ stato scelto Alessandro Gassman come testimonial.
“Volevamo rompere questo muro di banalita’ – spiega De Luca – di indifferenza e di caricatura, che impedisce di leggere un territorio che ha tanti problemi, ma e’ tra i piu’ ricchi di storia e tradizione e che non ha perduto quel filone di umanesimo che resta una caratteristica rara nel nostro Paese”.Il ‘governatore’ ringrazia Gassman “per aver prestato la sua immagine, la sua voce e quello che rappresentano lui e il padre nella cultura del nostro Paese” e ricorda alcune delle tante bellezze artistiche, storiche, paesaggistiche e culturali della Campania. “Ci presentiamo come la regione che ha l’offerta turistica probabilmente piu’ ampia e varia – rimarca – costiere, isole, montagne e aree interne con paesaggi splendidi, come il monte Cervati e il Matese. Abbiamo un turismo religioso, aree archeologiche, il grande patrimonio di Napoli, la musica, il teatro e tanto altro. Si fa fatica a trovare una regione altrettanto ricca di cultura e di bellezze”. Elencando i punti di eccellenza della regione, De Luca si sofferma poi sull’enogastronomia, lanciando una frecciatina al Nord. “Abbiamo solo un piccolo dibattito con i confratelli della Sicilia, che e’ un concorrente temibile – ironizza – ma per il resto immaginate le citta’ tristi come Milano e Torino…si stringe il cuore. Qualcuno ci dira’ che facciamo ii razzismo al contrario, ma e’ un dato di realta’. Provate a mangiare la mozzarella bufala, la pasta di Gragnano o il baba’. Ma che ce ne facciamo dei papocchi del Nord…”. (AGI)

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