Angelo Maurizio Tortora intervista l’ex calciatore del Napoli:Nicola Mora

Di Angelo Tortora 

 

Angelo Maurizio Tortora intervista l’ex calciatore che di ruolo era difensore e centrocampista del Napoli:Nicola Mora.

Nicola Mora ad Angelo Maurizio Tortora racconta dal post Napoli-Roma sino alla prossima sfida ad Udine.

 

1-Quando si parla di Nicola Mora viene sempre alla mente quel Napoli-Savoia con un tuo gol,i derby campani i partenopei ne hanno fatti pochi visto i trascorsi da sempre in Serie A.

“Segnare nell’allora San Paolo soprattutto per uno che i gol non ne ha fatti tanti ,fu’ un emozione incredibile anche perché stavamo perdendo 1-0 e sarebbe stato clamoroso quel risultato. Una bellissima rete e un annata che ci portò alla promozione in Serie A e alla categoria che al Napoli appartiene,era un Napoli che veniva in quel momento da due anni di Serie B dopo la retrocessione e un decennio irripetibile, poi sono tornato nel 2004 nella ricostruzione di Adl e da li’ in poi tolto il primo anno dove abbiamo perso lo spareggio ad Avellino,il Napoli ha vissuto dopo l’era Maradona uno dei momenti più belli in assoluto,sempre per diciassette anni consecutivi in Europa,ha vinto Coppa Italia,Supercoppa,Scudetto togliendo quest’ultimo periodo”.

2-Napoli-Roma,ma ci volevo un ritiro per alzare un po’ la cresta? Almeno una buona prestazione anche se persistono i soliti limiti difensivi.

“Il ritiro è servito sicuramente per dare una presa di coscienza ai calciatori,sono molto arrabbiato dopo la prestazione contro la Roma perché la squadra poteva fare molto di più quest’anno. Non era facile ripetersi come lo scorso anno però quando non cambi l’intera ossatura e cambi il Ds è normale che qualcosa si destabilizza a livello mentale,ma il gruppo è competitivo e lo hanno dimostrato contro una squadra che dopo l’Inter è quella più in condizione ed è un rammarico perché se avevi esibito le stesse performance con Frosinone,Empoli e in parte anche col Cagliari eri tranquillamente in lotta per la zona Champions ed è la dimensione che questo Napoli deve aspirare ad ambire”.

3-Ci sono rumors che dicono che ci sia stato uno scontro fisico tra il Capitano Di Lorenzo e alcuni compagni di squadra post-Empoli:segno di nervosismo che viene da lontano tra rinnovi e quant’altro.

“Io penso che quello che succede nello spogliatoio deve restare li’ e questo non è accaduto, fin dal ritiro quando il Procuratore di Mario Rui disse:’il mio assistito è uno scontento tra gli scontenti’. Fin gia’ da lì si percepiva che l’aria all’interno dello spogliatoio tra i senatori e i nuovi arrivati non era dei migliori,logicamente quando i risultati non ci sono qualche attrito persiste e non è un mistero che c’e’ stato scarso feeling tra Società e calciatori per qualche comportamento non proprio professionale e a parte qualcuno,quindi lascia qualche strascicho nello spogliatoio e quando vinci va tutto bene ma al contrario le cose emergono. Gli screzi tra compagni di squadra ci sono sempre stati e sempre ci saranno però speriamo che i calciatori facciano i professionisti e sudano la maglia sino all’ultima giornata per conseguire il miglior risultato sportivo possibile”.

4-Allenatore del futuro,i soliti noti:Conte,Gasp,Pioli ma tu hai una preferenza o arriva un nome a sorpresa?

“Sicuramente un nome a sorpresa c’è lo aspettiamo tutti perché Adl ha sempre dimostrato di alternare nomi importanti a scommesse che poi si sono rivelate azzeccate,da Sarri ad Ancelotti fino a Gattuso. Il colpo da teatro potrebbe essere Conte ma credo sia un colpo irrealizzabile a livello economico e per quello che chiede nelle squadre dove va,però il suo identikit è quello piu’ azzeccato perché questa piazza ha bisogno di ritornare ad avere un condottiero capace di unire nel lavoro e nel senso di appartenenza tra una città e una squadra che quest’anno si sono persi. C’è stato un disamore e allattamento tra le due componenti che fa male a tutti da noi tifosi,ai giocatori che si sono sentiti da amati all’ennesima potenza a contestati e bistrattati ancora tutt’ora. Non mi dispiacerebbe Pioli perché sa’ lavorare molto bene coi giovani,si adatta benissimo a grandi piazza ed ha grandissima esperienza oltre a essere un profilo molto più vicino ai voleri di De Laurentiis. Non mi aspetto Gasperini perché in passato qualche attrito lo ha avuto sia con l’ambiente che con lo stesso Presidente ma gode di stima ed è un top nella valorizzazione dei giovani e su questo è il candidato numero uno ma c’è questo gap da colmare ma Adl deve ripartire in primis dal Ds che sarà Manna e affidarsi alla sua sapienza per acquistare calciatori funzionali al nuovo progetto che attendiamo tutti lumi sulle ambizioni se si deve vincere subito o tra un paio di anni”.

5-Lunedi ore 20:45,Udinese-Napoli:match ostico contro una squadra che si gioca la vita e punti pesanti.

“È una sfida particolare perché l’Udinese si deve salvare e quel campo è stato sempre indigesto negli ultimi anni,solo la scorsa annata con quel punto che valse lo Scudetto. Se torniamo indietro le delusioni dall’espulsione di Higuain,è sempre un trasferta molto insidiosa e sulla panchina friulana siede un certo Fabio Cannavaro che con suo fratello Paolo sono due napoletani Doc ed è una partita che vorranno ben figurare dopo il debutto choc con la Roma della sconfitta in venti minuti e il buon pareggio col Bologna ed è un match ricco di contenuti. Se il Napoli la affronta con la stessa determinazione mostrata con la Roma credo che possa vincerla e per continuare a cullare quella flebile speranza che abbiamo di agguantare l’Europa. In una stagione come questa che sia Europa League(che se la fai da protagonista è un grandissima competizione e la Roma lo dimostra)o Conference, non bisogna fare distinzioni,giocare in Europa non è mai scontato soprattutto dopo l’inferno della Serie B e a livello economico ha il suo perche’ e quindi conviene anche se fa’ da contraltare le fatiche e dispendio di energie in spostamento in altre Nazioni,deve finire in maniera decorosa eppoi a bocca ferme si traccia il bilancio definitivo”.