Giornata contro l’omofobia, Mattarella: “Le istituzioni si impegnino per una società inclusiva e rispettosa delle identità”

Di Fabrizio Battipaglia  

In occasione della Giornata Internazionale contro l’ Omofobia, la Transfobia e la Bifobia, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dichiarato quanto segue:

“L’intolleranza per il diverso, l’indifferenza di fronte alle compressioni delle altrui libertà, costituiscono lacerazioni alla convivenza democratica. L’Italia non è immune da episodi di omotransfobia: persone discriminate, schiacciate da pregiudizi, che spesso sfociano in inaccettabili discorsi d’odio, aggredite verbalmente e fisicamente. Non è possibile accettare di rassegnarsi alla brutalità”. Poi il Capo dello Stato ha aggiunto: “I principi di eguaglianza e non discriminazione sanciti dalla nostra Costituzione, sono un presupposto imprescindibile per il progresso di qualsiasi società democratica e per la piena realizzazione di ogni persona umana. Sono più di sessanta i Paesi nel mondo in cui l’omosessualità viene punita con la reclusione, in alcuni ancora si rischia persino la pena di morte”. L’impegno delle Istituzioni deve essere orientato a fornire, soprattutto alle nuove generazioni, gli strumenti per comprendere le diversità delle esistenze e delle diverse esperienze umane, per una società inclusiva e rispettosa delle identità”, ha concluso.

«La tutela e la difesa della dignità di ogni persona è sancita dalla nostra Costituzione. È una priorità per tutte le Istituzioni, ad ogni livello, combattere ogni forma di discriminazione, violenza e intolleranza e investire sulla prevenzione e sul supporto alle vittime – ha dichiato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni – in merito alla Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Transfobia e la Bifobia.

“È nostro compito, inoltre, tenere alta l’attenzione della comunità internazionale sulle persecuzioni e sugli abusi che in molte nazioni del mondo, come ricordato anche oggi dal Presidente della Repubblica, vengono ancora perpetrati in base all’orientamento sessuale. Discriminazioni e violenze inaccettabili, che ledono la dignità delle persone e sulle quali i riflettori non devono mai spegnersi. Anche su questo fronte, il governo è, e sarà sempre, in prima linea».

 

(Fonte: Ansa)

 

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