Sblocco Fondi Fsc, De Luca: “Da Meloni e Fitto ancora nessuna risposta”

Di Fabrizio Battipaglia  

Nella consueta diretta Facebook del venerdì il governatore della Campania Vincenzo De Luca è tornato sulla questione inerente allo stallo dei fondi Fsc per la Campania:

“Un elemento di volgarità introdotto dal Presidente del Consiglio che non ha inteso rispondere a due sollecitazioni che mi ero permesso di rivolgerle: la prima è quella di un dibattito pubblico su temi di sostanza, di merito, non sulle chiacchiere o sul vittimismo, sui temi relativi alle politiche per il Sud, alla Zes unica, al sistema sanitario; non ho avuto risposta neanche all’unica domanda che avevo rivolto alla presidente del Consiglio, e cioè: quando intendi firmare l’accordo di coesione della Regione Campania?”, ha concluso. Sempre sul mancato sblocco dell’accordo per i fondi Fsc attesi dalla Campania, De Luca si è rivolto ancora una volta al ministro Raffaele Fitto:

“Attendiamo che, dopo questa domenica fatale del voto europeo, il Governo si decida a darci la data nella quale siglare l’accordo di coesione con la Regione Campania, accordo che la Campania ha inviato l’11 ottobre. Un anno perso senza nessuna motivazione pubblica data dal Governo. È venuto di recente a un incontro a Napoli il ministro Fitto – aggiunge De Luca – e il ministro ha detto che il problema non è il tempo, ma il merito. Ministro Fitto, il tempo è decisivo per aprire i cantieri, per non perdere tempo perché altrimenti i costi per le opere aumentano. Negli ultimi 3 anni, per aver perso anni inutilmente, abbiamo avuto un aumento dei costi delle opere da realizzare di quasi il 30 per cento. Il tempo non conterà per il ministro Fitto, per i produttori di palle, mongolfiere e zeppelin, ma per i poveri cristi che hanno bisogno del lavoro e per le imprese che hanno bisogno di cantieri aperti il tempo è decisivo. Ci auguriamo dunque che, passate le elezioni, si decidano a firmare l’accordo di coesione. Un qualunque governo che avesse avuto un minimo di dignità istituzionale e politica avrebbe assunto come primo accordo di coesione da siglare quello della Campania, per far fronte ai problemi sociali e territoriali”.

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