Oggi è Santa Maria Goretti
Santa Maria Goretti
Latina
giovani
24 giugno 1950, Roma , papa Pio XII
Ebbe una buona e cristiana educazione dai genitori esemplari. Divenuta orfana di padre ancora in tenera età, aiutò la mamma, fu custode vigile dei fratellini, contribuì alla loro educazione cristiana, si applicò a sbrigare la maggior parte delle faccende domestiche, affinché la mamma potesse dedicarsi al lavoro per guadagnare il pane.
Prendeva tutto con rassegnazione e con filiale abbandono nel Signore.
Il 16 giugno 1901 Marietta, con una gioia indescrivibile, si accostò per la prima volta alla Mensa dell’Agnello Immacolato. A soli dodici anni, per il precoce sviluppo, era divenuta una giovanetta che si distingueva per la sua semplicità e per una purezza angelica. Coi Goretti coabitava un giovane, Alessandro Serenelli. Costui, divenuto orfano di madre quando ne aveva maggiormente bisogno, era di carattere chiuso, solitario. Il vizio dell’impurità, fomentato dalla lettura di stampe immorali, aveva guastato il suo cuore. Per due volte ebbe l’ardire di tentare Marietta. La fanciulla si rifiutò energicamente, anzi racchiudendosi in un’amara angoscia, pregò sempre di più Gesù affinché le desse la forza di combattere e di vincere. Ma, mentre la giovanetta confidava nell’aiuto divino, Alessandro macchinava un orrendo delitto, se, non fosse riuscito nel suo intento.
Il 5 luglio 1902 nell’aia adiacente al caseggiato, il lavoro agricolo ferveva come sempre. Alessandro montò su un carro; era serio e preoccupato: ad un certo punto con un pretesto qualsiasi lasciò la guida del carro a mamma Assunta, salì in fretta le scale ed entrò in casa; sul pianerottolo Marietta stava rammendando una camicia; passati alcuni istanti, riapparve sull’uscio e fissatala con occhio infuocato le intimò: « Maria, vieni dentro ».
Marietta non si mosse; il suo cuore innocente presagiva e tremava. Alessandro allora, invaso da satanico furore, la prese per un braccio e trascinatala brutalmente dentro, chiuse la porta con un calcio. La giovanetta si trasformò in lottatrice coraggiosa e intrepida. Al seduttore gridò: « No! No! Dio non vuole!… Che fai Alessandro?… Non mi toccare, è peccato; tu vai all’inferno! ». A nulla valsero queste sante parole, anzi la passione si tramutò in odio, e impugnato un coltello la trapassò quattordici volte, lasciando a terra la martire tramortita. L’ultimo grido della martire fece accorrere i vicini. Quale lo strazio di mamma Assunta nel vedere la sua Marietta così ridotta! Vane furono le cure dei medici: ormai le rimanevano poche ore di vita.
Non un lamento uscì dalle labbra della santa martire nelle lunghe venti ore di agonia, ma solo preghiere, e negli ultimi istanti di vita anche parole di perdono per il suo uccisore: « Sì, lo perdono; lo Perdono di cuore e spero che anche Dio lo perdoni, perché lo voglio con me in Paradiso ».
Il corpo e le reliquie di Maria Goretti, venerata come “martire della purezza” sono conservati a Nettuno, nel Santuario di Nostra Signora delle Grazie e di Santa Maria Goretti e a Corinaldo, in provincia di Ancona, è possibile visitare la sua casa natale.
PRATICA. Chi ama veramente la purezza rinuncia a tutto, anche alla vita.
PREGHIERA. Ascoltaci, o Dio nostro Salvatore, e fa’ che impariamo ad imitare S. Maria Goretti, tua vergine e martire, nelle molte tentazioni di questa misera vita, per poi conseguire l’eterna beatitudine in Cielo.
MARTIROLOGIO ROMANO. Santa Maria Goretti, vergine e martire, che trascorse una difficile fanciullezza, aiutando la madre nelle faccende domestiche; assidua nella preghiera, a dodici anni, per difendere la sua castità da un aggressore, fu uccisa a colpi di pugnale vicino a Nettuno nel Lazio.
ICONOGRAFIA
Nonostante la sua venerazione molto diffusa le opere importanti dedicate a Santa Maria Goretti non sono molte, sono tanti invece gli artisti contemporanei che hanno realizzato opere che la ritraggono. Molte opere che esistono insieme alle immaginette sacre (santini) la raffigurano sempre con in mano la palma, simbolo del suo martirio, e il giglio simbolo della sua purezza.
autore Leo Masirelli anno 1953
autore Bottega veneta anno XX sec
– Madonna della Vittoria
La vittoria di Fornovo– Beato Agostino Giuseppe (Elia) Desgardin
Monaco e martire– Santa Darerca (Monenna) di Killeavy
Badessa– San Giusto di Condat
Monaco– San Goar
Sacerdote– Beata Maria Rosa (Susanna Agata de Loye)
Benedettina, martire– Santa Nazaria Ignazia March Mesa
Vergine– San Pietro Wang-Tsong-Loung
Martire in Cina– San Romolo di Fiesole
Vescovo e martire– Beato Tommaso Alfield
Martire
Altre venerazioni di Santa Maria:
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