Oggi è Sant’ Arsenio il Grande

Sant’ Arsenio il Grande


Nome: Sant’ Arsenio il Grande
Titolo: Eremita
Nascita: 350 circa, Roma
Morte: 450, Scete, Egitto
Ricorrenza: 19 luglio
Tipologia: Commemorazione
Patrono di:
Sant’Arsenio
Bianco con candida e lunga barba, alto di statura, nobilissimo d’aspetto, questo era Sant’Arsenio a novantacinque anni, dopo più di mezzo secolo di vita nel deserto più arido e desolato, quello dello Scete, in Egitto.

Il nobile incedere gli veniva dall’essere romano, di famiglia senatoriale. Nel Palazzo imperiale aveva ricoperto cariche assai alte, e sembra addirittura che Teodosio l’avesse scelto come precettore dei propri figli, Arcadio e Onorio, che si divisero poi l’Impero paterno. Quando Roma fu conquistata dal Re barbaro Alarico; quando l’Impero costruito dai Cesari cominciò a crollare, Arsenio comprese come la sua opera nel mondo fosse inutile. Si sentì chiamato verso un nuovo Impero, che non avrebbe temuto le orde dei barbari. Una voce gli disse: «Fuggi gli uomini, e ti salverai!». Fuggiti gli uomini, Arsenio condusse, nel deserto egiziano, una vita di continua preghiera, quasi sopprimendo il sonno. Al tramonto, volgeva le spalle al sole calante e per tutta la notte, con gli occhi fissi al levante, aspettava l’aurora del nuovo giorno. Soltanto allora, per brevissimo tempo, si assopiva.

Pregava e piangeva, con gli occhi senza più ciglia, per le lacrime e per lo sforzo di non dormire. Pregava per l’Impero caduto, ma anche di più piangeva sull’infelicità del mondo, sulla sorte di tanti infelici, sul sacrificio divino, dimenticato e negletto dagli uomini.

«Beato te, abate Arsenio, disse di lui un altro eremita. Tu ti sei pianto in questa vita! Chi non si piange in questa vita, piange eternamente nell’altra».

Il pianto di Sant’Arsenio fu assai lungo: durò per 53 anni, prima del giorno in cui passò, con la morte, alla gioia dell’altra vita. La sua esistenza era stata l’adempimento di una preghiera che si legge ancora nel Messale, e che chiede proprio il dono delle lacrime, quelle lacrime che la maggioranza degli uomini vorrebbero evitare, perché espressione di sofferenza. Dice: «Dio onnipotente e pieno di dolcezza, che in favore del popolo assetato facesti zampillare dalla roccia una fonte d’acqua viva, estrai dal nostro cuore di pietra le lacrime della compunzione, affinché possiamo piangere i nostri peccati, meritando così di esserne perdonati nella Tua misericordia».

MARTIROLOGIO ROMANO. Presso il monte Scete in Egitto, sant’Arsenio, che fu, secondo la tradizione, diacono della Chiesa di Roma; ritiratosi a vita solitaria al tempo dell’imperatore Teodosio, pieno di ogni virtù rese lo spirito a Dio.

Altri santi e venerazioni di oggi:

– Beato Achille (Achilles Jozef) Puchala
Sacerdote e martire
– Sant’ Aurea di Cordova
Martire
– San Dio di Costantinopoli
Archimandrita
– Santi Elisabetta Qin Bianzhi e Simone Qin Chunfu
Martiri
– Sant’ Epafra di Colossi
Vescovo e martire
– Beato Ermanno (Herman Karol) Stepien
Sacerdote e martire
– San Giovanni Battista Zhou Wurui
Martire
– San Giovanni Plessington
Sacerdote e martire
– Santi Macedonio, Teodulo e Taziano
Martiri
– San Pietro Crisci da Foligno
Uomo di grande umiltà

Altre venerazioni di Sant’ Arsenio:

15 gennaio:-Sant’ Arsenio di Reggio Calabria
Eremita

19 gennaio:-Sant’ Arsenio di Corfù
Vescovo

08 maggio:-Sant’ Arsenio
Diacono

19 luglio:-Sant’ Arsenio il Grande
Eremita

13 dicembre:-Sant’ Arsenio
Monaco e taumaturgo

14 dicembre:-Santi Erone, Arsenio, Isidoro e Dioscoro
Martiri

I Santi tornati alla Casa del Padre oggi

I Santi tornatia alla Casa del Padre oggi 19 luglio

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