Venanzoni: “Chioschi lungomare? Dispiace per mistificazione”

Di Fabrizio Battipaglia  

(ANSA) – NAPOLI, 25 LUG – Secondo Diego Venanzoni, consigliere regionale del gruppo ‘De Luca Presidente’ “l’accanimento mediatico che ancora incombe sui chioschi del lungomare di Napoli ha creato un vero e proprio svuotamento semantico dei termini “abusivo e abuso” per cui oggi le due parole vengono facilmente sovrapposte o addirittura confuse. Ma così come in italiano questi termini presentano significati diversi, anche per la Legge esiste una precisa differenza. Posto che è sempre necessario denunciare e combattere l’illegalità, è anche essenziale, però, affermare che non tutti gli esercenti coinvolti in questa ondata mediatica meritano di essere etichettati come abusivi. Esistono, infatti, uomini e donne, che lavorano nei chioschi del Lungomare, che tra il mese di ottobre ed il mese di dicembre dell’anno 2022 (anno in cui risale l’ultima concessione ottenuta) hanno fatto richiesta di rinnovo di concessione per l’anno 2023. Su tale richiesta il Comune non si è mai pronunciato né nei termini previsti dalla legge, per cui possiamo parlare di silenzio assenso, né questo è accaduto successivamente. Soltanto qualche giorno fa, dopo più di un anno dalle istanze, è avvenuto il rigetto delle loro domande, per cui solo oggi l’Amministrazione attuale vieta l’esercizio delle attività dei chioschi su tutto il lungomare partenopeo”. Secondo Venanzoni “da questo rigetto si è generato il caos mediatico che ha coinvolto indistintamente tutti: gli abusivi e chi, invece, esercita da anni munito di concessione che da’ loro non solo la possibilità di occupare il suolo pubblico con dei chioschi per la vendita di generi alimentari ma individua, addirittura, la esatta posizione in cui localizzare gli stessi. Il Comune di Napoli, d’altro canto, in forza del regolamento in vigore, dovrebbe predisporre ed approvare un nuovo piano di localizzazione ed armonizzazione dei chioschi e come afferma l’art. 52 del “Regolamento per l’esercizio del Commercio su Aree Pubbliche”, favorire i precedenti intestatari, sanzionando, ovviamente, chi eventualmente non risulti in regola. Credo sia venuto il momento di concentrarsi sull’intera vicenda per evitare che di qui a breve non si trasformi tutto nell’ennesima tragedia sociale di famiglie che non avranno alcun sostegno economico”.

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