Oggi tornava alla casa del padre Beato Zeffirino Gimenez Malla
Beato Zeffirino Gimenez Malla
4 maggio 1997, Roma, papa Giovanni Paolo II
Ceferino Giménez Malla (soprannominato “El Pelé”) era uno zingaro spagnolo analfabeta, commerciante di cavalli, che si convertì tardi al cattolicesimo. Nei primi giorni della guerra civile spagnola, quando aveva settantacinque anni, fu arrestato a Barbastro, nella provincia di Aragona (probabilmente dalla polizia o dalle forze governative o da milizie loro associate, ma ci sono ancora punti oscuri), per aver aiutato un giovane sacerdote. Egli continuò a recitare il rosario in carcere e il 2 agosto 1936 fu condotto all’esecuzione per essere fucilato con la corona ancora tra le mani. Il 4 maggio 1997 quattromila zingari assistettero in S. Pietro alla cerimonia durante la quale egli fu beatificato da papa Giovanni Paolo II, come martire della fede. Il papa sottolineò la sua devozione, la sua cura per i poveri e i suoi sforzi per risolvere conflitti tra rom, zingari e altri, citandolo come esempio della «presenza di Cristo tra popoli diversi».
MARTIROLOGIO ROMANO. Nello stesso luogo, beato Zefirino Giménez Malla, martire, che, di origine zingara, si adoperò per promuovere la pace e la concordia tra il suo popolo e i vicini, finché fu arrestato in quella stessa persecuzione mentre difendeva un sacerdote trascinato per le vie dai miliziani. Rinchiuso in carcere e condotto infine al cimitero, fu fucilato con la corona del Rosario tra le mani, ponendo così fine al suo pellegrinaggio terreno