Santuario di San Leopoldo Mandic
Santuario di San Leopoldo Mandic
Nel cuore di Padova, in “contrà Santa Croce”, sorge il Santuario di San Leopoldo Mandic, una chiesa ricca di storia e spiritualità, dedicata a uno dei santi più venerati dell’Ordine dei Frati Cappuccini. Questo luogo di culto, originariamente noto come chiesa della Trasfigurazione, è divenuto un simbolo di rinascita e fede, attirando ogni anno migliaia di pellegrini desiderosi di rendere omaggio a San Leopoldo.
Il Santuario di San Leopoldo Mandic a Padova è un luogo intriso della presenza spirituale del santo. La chiesa, fondata nel XVI secolo e ricostruita dopo la devastazione della Seconda Guerra Mondiale, è oggi un rifugio di pace e riconciliazione. San Leopoldo trascorse gran parte della sua vita a Padova, dove divenne noto come “apostolo del confessionale”. La stanza in cui il santo confessava è oggi una cappella attigua alla chiesa, divenuta meta di pellegrinaggi.
Storia del Santuario
I Frati Cappuccini arrivarono a Padova nel 1537, stabilendosi inizialmente alle porte della città. Dopo vari tentativi, nel 1554 si insediarono nel borgo di Santa Croce. La chiesa originale, costruita nel 1581, fu distrutta nel 1811 e poi riedificata nel 1824-1825. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il bombardamento del 14 maggio 1944 distrusse quasi completamente l’edificio, che fu ricostruito e consacrato nel 1950 dall’architetto Giovanni Morassutti.
L’Architettura del Santuario
Lo stile architettonico del Santuario è tipicamente francescano, caratterizzato da sobrietà e semplicità. La navata unica conduce all’ampio presbiterio, dominato da un artistico crocifisso ligneo opera di Luigi Strazzabosco. Sul fondo del coro, si trova un maestoso organo costruito nel 1989 da Gastone Leorin e restaurato nel 2019, che contribuisce a creare un’atmosfera solenne e spirituale. Le Opere d’Arte Il Santuario è arricchito da numerose opere d’arte:
- La Trasfigurazione di Gesù di Dario Varotari (XVII secolo), un capolavoro che cattura un momento fondamentale della vita di Cristo.
- La Gloria di San Leopoldo con la Beata Vergine Maria e gli Angeli di G.B. Tiozzo (XX secolo), che celebra la santità e la devozione di San Leopoldo.
- L’incoronazione della Vergine (XVI secolo), una tela che rappresenta un momento di sublime bellezza e spiritualità.
Un particolare altare conserva la statua della Madonna scampata al bombardamento, un simbolo di speranza e protezione divina.
San Leopoldo Mandic: Il Cuore del Santuario
La tomba di San Leopoldo Mandic, situata nella stanza dove il santo confessava, è il cuore pulsante del Santuario. San Leopoldo è ricordato per la sua umiltà, la sua dedizione al sacramento della confessione e la sua capacità di ascoltare e comprendere le pene dei penitenti. La sua canonizzazione avvenne il 16 ottobre 1983, quando Papa Giovanni Paolo II lo proclamò santo, riconoscendo la sua vita di santità e servizio.