Roma, parla Dovbyk: “Perchè ho scelto i giallorossi! Non sono il nuovo Lukaku”
Il nuovo attaccante della Roma, Artem Dovbyk, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, nella quale parla delle sue prime sensazioni in maglia giallorossa. Questo un sunto delle sue parole:
“Ho preso la mia decisione dopo aver parlato con Dan Friedkin. Ho avuto sensazioni buone, mi ha fatto sentire importante, dicendomi cosa si aspettava da me. Ho parlato anche con mister De Rossi e Ghisolfi, è stato importante. In passato non avevo mai parlato con i proprietari del club, mi hanno illustrato il progetto a lungo termine. Io credo in loro e loro credono in me. La Roma sta investendo tanto, so che il futuro sarà luminoso. Questo è il club giusto, ha ambizioni e fame. E poi c’è uno stadio bellissimo, una città meravigliosa e una tifoseria fantastica. Ci sono stato una sola volta per l’Europeo in periodo di pandemia, mi rifarò presto.
Atletico Madrid? Al contrario della Roma, non ho avvertito la fiducia nei miei confronti, c’era chi mi voleva e chi no. Il rapporto con l’Atletico non era dei migliori.
Io il nuovo Lukaku? Romelu è uno dei più grandi centravanti in Europa. Ma io non sono il nuovo Lukaku, io sono Artem Dovbyk. Voglio fare del mio meglio e che la gente mi apprezzi per quello che so fare. Il mio obiettivo? Un numero di gol da segnare ce l’ho in testa, ma non lo dico. Dobbiamo tornare in Champions League: è un obiettivo importantissimo, da centrare a tutti i costi. La Roma non vi partecipa da troppo tempo.
De Rossi? Mi piace la sua mentalità, cerca sempre di migliorarti. Con lui si lavora intensamente, sono sicuro che mi farà crescere ancora. Non vedo moltre differenze fra lui e Michel (suo allenatore al Girona, il suo ex club, n.d.r.). Per un centravanti è più facile adattarsi ad un nuovo allenatore rispetto ad un centrocampista o a un difensore. Alla punta centrale si chiede di aiutare le squadra, proteggere la palla e fare gol. Lo facevo al Girona e lo farò anche alla Roma”,
Di Roberto Scotti