Oggi è Sant’ Alessandro di Bergamo

Sant’ Alessandro di Bergamo


Nome: Sant’ Alessandro di Bergamo
Titolo: Martire
Nascita: III secolo , Tebe
Morte: 26 agosto 303, Bergamo
Ricorrenza: 26 agosto
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Ai primi giorni d’autunno, l’esercito di Massimiano Cesare si trovava nelle valli svizzere, non lontano dalla conca del lago Lemano. Più che una guerra guerreggiata, lo aspettava una insidiosa guerriglia contro i fieri montanari del paese, sempre ribelli e costantemente inquieti.

Le Alpi, tutt’intorno, erano già incappucciate di neve. Faceva freddo. I soldati della legione risognavano la calda sabbia della loro terra natale. Era infatti una legione di soldati egiziani, detta Legione Tebana perché reclutata nella Tebaide, attorno alla città di Tebe.

Ad Agaunia, il primicerius Maurizio ordinò l’alt ai suoi legionari. Fece disporre il campo, in attesa di ordini da Octodurum. Da Octodurum, Massimiano Cesare ordinò che, in attesa di attaccar battaglia, si celebrasse un sacrificio propiziatorio agli dei.

I soldati cristiani della Legione Tebana si rifiutarono di eseguire l’ordine sacrilego. Massimiano minacciò rappresaglie, ma nessuno cedette. Giunse allora un reparto di littori per le misure disciplinari. Un soldato su ogni dieci della Legione Tebana cadde sotto il gladio. Ma i superstiti non si lasciarono intimorire, e si fecero vicendevolmente animo, spronati dal primicerius Maurizio. A Massimiano, mandarono a dire che la loro fedeltà agli insegnamenti del Signore era la più sicura garanzia della lealtà anche verso l’Imperatore. Seguì una seconda decimazione; poi una terza, finché tutti i legionari della cristiana legione furono giustiziati, ad Agaunia, in quell’autunno della fine del III secolo.

Anche il Sant’Alessandro festeggiato oggi, vien detto soldato della Legione Tebana, come molti altri Santi venerati nell’Italia settentrionale, perché aver appartenuto alla legione dei Martiri, per un cristiano e un soldato, appariva come il maggior titolo di nobiltà d’animo e di eroismo.

Egli sarebbe stato uno di quei pochi legionari i quali, trovandosi momentaneamente distaccati in altre località, sfuggirono all’eccidio di Agaunia, per subire poi il martirio in altri luoghi dove fiori la loro devozione.

Sant’Alessandro, per esempio, è l’amatissimo Patrono della città di Bergamo: perciò la leggenda lo fa morire a Bergamo, dopo essere sfuggito due volte al carcere e avere infranto gli idoli davanti al suo comandante e persecutore, Massimiano Cesare.

A lui, primo Martire e Patrono di Bergamo, è dedicata la Cattedrale della città, che sembra proteggere con la sua mole gli altri due bellissimi monumenti di Bergamo antica: la Chiesa di Santa Maria Maggiore, e la Cappella Colleoni, nel suggestivo e silenzioso scenario della Città Alta.

Al glorioso Patrono son dedicate poi altre due chiese nella Città Bassa: Sant’Alessandro della Croce e Sant’Alessandro in Colonna, tutt’e due ricche di antiche memorie. Il soldato egiziano, il superstite della Legione Tebana, ha dunque in Bergamo la sua seconda e più vera patria, dove al calore del sole si sostituisce il tepore dell’affetto, nell’estate della fede, che non conosce autunni.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Bergamo, sant’Alessandro, martire.

PROVERBIO. A San Alessandro acquaiolo o piove o si duole.

ICONOGRAFIA

Nell’iconografia Sant’Alessandro è raffigurato tradizionalmente in veste di soldato romano con un vessillo, a piedi o sopra un imponente cavallo. Spesso tiene in mano una palma, simbolo del martirio, o un giglio.

Sant'Alessandro

titolo Sant’Alessandro
autore Bernardino Luini anno 1525
Sant'Alessandro

titolo Sant’Alessandro
autore Ambito lombardo anno secolo XVII
Sant'Alessandro

titolo Sant’Alessandro
autore Ambito bergamasco anno 2003

Sono varie anche le riproduzioni del santo durante il momento del martirio come nella tela di Enea Salmeggia parte di un Ciclo delle storie di sant’Alessandro. Nell’opera il carnefice è raffigurato di spalle centrale alla tela nell’atto di riporre la spada nel fodero. A terra il capo e e il corpo acefalo del martire. Intorno, un popolo di osservanti pietrificato tra cui è presenta uno con la brocca dell’acqua chiesta da Alessandro per potersi lavare mani e faccia prima di essere martirizzato, come indicato da fra Celestino.

Martirio di Sant'Alessandro

titolo Martirio di Sant’Alessandro
autore Enea Salmeggia anno 1617

L’opera di Bernardino Luini raffigura il santo con i suoi tipici attributi: vestito come un soldato romano, tiene nella mano destra il vessillo e nella sinistra la palma del martirio.

Martirio di Sant’Alessandro

titolo Sant’Alessandro
autore Martirio di Sant’Alessandro anno 1693-1694
Altri santi e venerazioni di oggi:

Madonna di Czestochowa
Il quadro miracoloso
San Melchisedek
Re di Salem e sacerdote

– Beato Giacomo Retouret
Sacerdote carmelitano, martire
– San Guniforto
Martire venerato a Pavia
– Beata Lorenza (Leukadia) Harasymiv
Vergine e martire
– Beato Pietro da Benisa (Alejandro Mas Ginestar)
Sacerdote e martire
– San Secondo
Martire
– Santi Simplicio, Costanzo e Vittoriano
Martiri a Celano
– Santa Teresa di Gesù Jornet e Ibars
Fondatrice
– San Vittore
Martire
– Beato Luigi Beltrame Quattrocchi
Uomo di fede
– Madonna della Rocca
Ritrovamento della Statua
– San Genuario
Vescovo e martire
– Beato Ambrogio da Benaguacil (Luis Valls Matamales)
Sacerdote e martire
– Sant’ Eleuterio di Auxerre
Vescovo
– Beato Felice (Félix) Vivet Trabal
Religioso salesiano, martire

Altre venerazioni di Sant’ Alessandro:

11 gennaio:-Sant’ Alessandro di Fermo
Vescovo

18 febbraio:-Santi Massimo, Claudio, Prepedigna, Alessandro e Cuzia
Martiri di Ostia

26 febbraio:-Sant’ Alessandro di Alessandria
Patriarca

10 marzo:-Santi Caio ed Alessandro
Martiri ad Apamea

14 marzo:-Sant’ Alessandro di Pidna
Martire

18 marzo:-Sant’ Alessandro di Gerusalemme
Vescovo e martire

24 marzo:-Santi Timolao, Dionigi, Pauside, Alessandro, Romolo e Alessandro
Martiri

27 marzo:-Sant’ Alessandro di Drizipara
Martire

28 marzo:-Santi Prisco, Malco e Alessandro
Martiri

01 aprile:-Sant’ Alessandro di Sicilia
Martire mercedario

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