Oggi tornava alla casa del padre San Pietro Fourier

San Pietro Fourier


Nome: San Pietro Fourier
Titolo: Sacerdote
Nome di battesimo: Pietro Fourier
Nascita: 30 novembre 1565, Mirecourt, Francia
Morte: 12 settembre 1640, Gray, Francia
Ricorrenza: 9 dicembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
29 gennaio 1730, Roma, Papa Clemente XII
Canonizzazione:
27 maggio 1897, Roma, papa Leone XIII
Pietro Fourier nacque a Mirecourt in Lorena, e all’età di quindici anni fu inviato all’università diretta dai gesuiti a Pont-à-Mousson. Completò tutti gli studi e all’età di vent’anni si unì ai canonici regolari di S. Agostino a Chaumousey. Nel 1589 ricevette l’ordinazione sacerdotale; passarono diversi mesi prima che si sentisse degno di celebrare la sua prima Messa.

Il suo abate lo rimandò all’università per completare gli studi teologici, dove rimase per alcuni anni prima di conseguire il dottorato. Quando fu richiamato al monastero, fu nominato procuratore e vicario dell’abbazia parrocchiale.

Era un compito difficile, perché i fedeli non frequentavano l’abbazia, e i suoi tentativi di migliorare la situazione sollevarono critiche e scherno.

Pietro non dimenticò mai di essere un canonico regolare e visse sempre austeramente, in povertà e semplicità, secondo il modello di vita monastica. Anche se il padre era diventato ricco e aveva acquisito un titolo con la protezione di una granduchessa di Toscana, non cercò mai di ottenere favori e non reclamò il titolo. Non rifiutò mai di fare elemosina, spirituale o temporale, ai bisognosi, e mostrò una carità notevole per i suoi tempi, anche per gli ugonotti.

Una volta i suoi compagni si lamentarono che un fabbro ugonotto che lavorava davanti alla chiesa aveva deliberatamente fatto un gran rumore picchiando sull’incudine mentre Pietro stava celebrando la Messa. Pietro mise da parte le lamentele, affermando che il fabbro probabilmente aveva agito per ignoranza.

Dopo aver pregato e meditato a lungo, decise che la necessità principale della parrocchia era l’istruzione dei bambini e che questa avrebbe dovuto essere gratuita.

Il suo primo tentativo di istruire i ragazzi fu un fallimento, ma egli reclutò quattro donne volontarie, Alice Le Clercq, Ganthe Anfré, e Giovanna e Isabella de Louvroir, le esaminò, e affidò loro la direzione della casa delle canonichesse di Poussey nel 1598; alla fine le aiutò ad aprire una scuola gratuita per ragazze a Mattaincourt, dove continuò di persona a istruire le insegnanti giornalmente. Vide che alle ragazze veniva offerta un’istruzione negli affari: apprendevano come compilare fatture e ricevute, si esercitavano nella composizione e nella stesura di lettere, e imparavano a parlare correttamente. Il nuovo istituto di monache ricevette l’approvazione del papa nel 1616, così nacque la Congregazione delle Canonichesse Regolari di S. Agostino della Congregazione della Madonna.

Nel 1628, papa Urbano VITI permise alle monache di pronunciare un quarto voto di dedicarsi all’istruzione dei bambini. La compagna principale di Fourier, Alice Le Clercq, è stata beatificata come una delle fondatrici nel 1947. In questo periodo la vita monastica era in declino in Lorena; nel 1662 il vescovo di Toul nominò Pietro vicario apostolico dell’ordine, con l’incarico di ripristinare la disciplina e l’unione tra le case dell’ordine in una congregazione riformata. La sua missione incontrò opposizioni, ma l’anno seguente l’abate di Lunéville cedette il suo monastero a Pietro, oltre a un piccolo gruppo di canonici riformati. Nel 1629, la regola dell’osservanza era stata ripristinata, e i canonici regolari di Lorena diventarono la Congregazione di Notre-Sauveur; suo malgrado, Pietro Fourier fu eletto superiore generale nel 1632.

La sua speranza era che i canonici riformati potessero riprendere a istruire i ragazzi, cosa che non era riuscito a fare a Mattaincourt; nonostante avesse degli appoggi a Roma, la proposta fu respinta, ma ai canonici fu permesso svolgere altri tipi di corsi educativi, e quando i gesuiti furono soppressi nel xviii secolo, quelli di Lorena passarono i loro collegi ai canonici regolari.

Pietro Fourier fu leale nei confronti del casato di Lorena, anche se era pronto a ricordare al duca i suoi doveri; una volta i suoi confratelli sentirono che, durante una conversazione con il duca Francesco nella stanza accanto, Pietro alzò la voce: «Vostra Maestà non lo farà.» «Si, lo farò. Perché? Chi può fermarmi?» «Io, perché non è il volere di Dio, e io ve lo proibisco.»

Quando gli chiesero di pronunciare il giuramento d’alleanza al re francese, Luigi XIII, rifiutò e fuggì a Gray nella Franca Contea, dove trascorse gli ultimi quattro anni di vita in esilio, come cappellano di un convento, e insegnante di una scuola gratuita che fondò in quel luogo.

Morì il 9 dicembre 1640 e ricevette la canonizzazione nel 1897.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Gray in Borgogna, ora in Francia, dove si era rifugiato come esule, transito di san Pietro Fourier, sacerdote, che scelse la poverissima parrocchia di Mattaincourt in Lorena e la curò mirabilmente, istituì i Canonici regolari del Nostro Salvatore e fondò l’Istituto delle Canonichesse regolari di Nostra Signora per impartire un’istruzione gratuita alle fanciulle.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

RSS
Follow by Email
Pinterest
LinkedIn
Share
Instagram
Telegram
WhatsApp
FbMessenger
Tiktok