Cagliari-Napoli , l’ analisi tattica

Il Napoli ricomincia da tre anzi da quattro Vittoria sofferta al di la’ del risultato Il Cagliari di Nicola è squadra  tosta che sa il fatto suo in uno stadio purtroppo ostile al Napoli e ai napoletani La squadra azzurra si presenta con il solito 3-4-3 che se da un lato può essere accettato da un altro prevede un centrocampo a due che non riesce a sostenere la fase difensiva In difesa i tre difensori Di Lorenzo , buona la sua prestazione , Rrhamani idem di Lorenzo e un ottimo Buongiorno , non riescono a sostenere gli inserimenti de centrocampisti della squadra avversaria
Lobotka ed Anguissa vanno sempre in inferiorità numerica. La squadra è troppo sbilanciata in avanti Sarebbe opportuno sempre con il placet di Conte cambiare subito modulo O ritornare al vecchio 4-3-3 oppure se è tanto negativo questo modulo passare subito ad un 3-5-2 I giocatori per fare entrambi i moduli ci sono eccome La squadra è ben assortita in ogni reparto e sarebbe un peccato, anche per i malati di cuore e soprattutto per loro soffrire così tanto come si è sofferto oggi. Un plauso di vero cuore va a Meret che nel periodo di sofferenza ha trovato la fiducia nei suoi mezzi ed ha risposto da campione non solo a chi lo denigrato , ma anche alle azioni pericolose che il Cagliari ha prodotto Di Lorenzo ha fatto la sua partita salvando la porta del Napoli nel momento di maggior pressione cagliaritana con una diagonale perfetta Si è disimpegnato anche in fase offensiva da quarto di centrocampo e ha aperto la bella giornata azzurra in terra sarda con un tiro sporco che s’è infilato nell’ unico buco rimasto della difesa di Nicola. Rrhamani si è reso protagonista di una sufficiente prova Chi invece ha giocato a livelli ottimi è stato il corazziere savoiardo Buongiorno Il Marcantonio torinese ha messo il cuore granata al servizio dell’azzurra e borbonica causa Senso di posizione eccellente, anticipo perfetto Intelligenza massima perché a differenza di come vuole Conte non essendo veloce non s’è avventura in avanti e con Rrhamani rimane in difesa trasformando la difesa a tre a due. Poi il goal di testa è una specialità della casa Primo goal in maglia azzurra borbonica proprio in terra savoiarda. A centrocampo pieno di buona volontà la prova di Mazzocchi ma sono evidenti i limiti. Immensa la prova di Zambo Anguissa Il leone camerunense si è reso conto di essere un gran centrocampista e non tutto campista Fa il suo dovere di piazzarsi davanti alla difesa e sulla linea di Lobotka È lui a recuperare palloni su palloni e distribuirli per i suoi compagni Un bronzo di Riace che impaurisce gli avversari e rende felice Conte che ha avuto l’abilità di disciplinare un giocatore anarchico fino ad un anno fa Condizione fisica ottimale. Lobotka invece gioca un primo tempo molto al di sotto delle sue possibilità. Si rifà né di poco nel secondo tempo ma la sua prova è incolore. Spinazzola a sinistra fa quel che può anche se su un bel tunnel, panettone anticipato al giocatore sardo, il Napoli sta per segnare. In attacco ottima la prova di Politano Inesauribile in fase offensiva e difensiva Lukaku in chiaro oscuro Ancora fuori forma e marcato da Mina, non la cantante, deve giocare di sponda E di sponda serve due assist che si trasformano in goal Inciampa su pallone quando Kvara gli offre un cioccolatino da trasformare in goal e segna su errore di Scuffet Kvara invece accende la luce due volte La prima è l’assist per Lukaku la seconda luce è più splendente quando Romelu gli ricambia l’assist lui. ringrazia e segna il due a zero. È un Napoli che sa finalmente sporcarsi le mani lottare e pugnare grazie a ConteLeone che gli ha infuso la sua garra tutta salentina Una squadra che rispecchia l’anima del suo mister Cattiva e cinica da vera provinciale quasi trapattoniana nella sua cattiveria o cazzimma napoletana Ricomincia da tre e scusaci Massimo se scriviamo anzi da quattro.

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