Oggi tornava alla casa del padre : Santa Riccarda

Santa Riccarda


Nome: Santa Riccarda
Titolo: Imperatrice
Nascita: 840 circa, Alsazia, Francia
Morte: 18 settembre 895, Andlau, Francia
Ricorrenza: 18 settembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Canonizzazione:
1049, Andlau, Francia, papa Leone IX
Dato che non esiste una Vita formale di S. Riccarda, le notizie provengono principalmente da qualche lezione tratta dai breviari, elogi, e così via. Figlia del duca Erchanger d’Alsazia, nata nel 840 circa, ed allevata dalle monache del monastero di Sainte-Odile, all’età di ventidue anni si sposò con Carlo il Grosso, che governò in vari modi: fu re d’Alemanna (876-882), imperatore d’Occidente (881-887), re di Germania (882-887), e re di Francia (884-887). La giovane donna fu una gran benefattrice dei monasteri, molti beneficiarono della sua generosità, incluso quello di Seckingen e Zurzach, oltre a quelli dei SS. Felice e Regola a Zurigo e S. Martino a Pavia. Molto più tardi, nel 880, fondò un monastero sulla terra ereditata dal padre, ad Andlau sui Vosgi, nominando badessa sua nipote Rotrude. Nel febbraio 881, Carlo, accompagnato da Riccarda, si recò a Roma, dove fu incoronato imperatore d’Occidente da papa S. Giovanni VIII (872-882).

Nel 884, dopo essere succeduto al padre, Luigi II il Germanico (843-876), e i suoi due fratelli, Carlomanno e Luigi, governarono vasti territori. Sfortunatamente non era all’altezza del suo compito, e subito dopo la sua incompetenza fu aggravata dalla malattia. Uno dei suoi nipoti suscitò una rivolta contro di lui, e nel 887 fu deposto.

Fino a questo momento il matrimonio di Riccarda e Carlo era stato felice e armonioso, in ogni caso, prima della deposizione di Carlo, Riccarda fu accusata d’infedeltà, e Liutvardo, vescovo di Vercelli, che una volta era stato cancelliere del marito, fu denunciato come suo amante. Qualunque sia stata la ragione, Carlo scelse di credere alle accuse, e Riccarda e Liutvardo, un uomo molto rispettato per la sua integrità ed erudizione, furono convocati davanti al consiglio imperiale.

Liutvardo negò le accuse sotto giuramento, Riccarda s’appellò al giudizio di Dio e scelse la prova del fuoco: a piedi nudi e con una veste infiammabile, camminò senza conseguenze sulle braci ardenti, ma poi, a dispetto di questa vendetta, si separò da Carlo, che morì a Neidingen alcuni mesi dopo.

Riccarda si trasferì per un periodo in un convento a Hohenburg e poi nell’abbazia di Andlau, dove visse in pace, condividendo la vita della congregazione, assistendo i poveri, scrivendo versi, e in cui fu seppellita alla sua morte, il 18 settembre del 895 circa. Durante la visita di S. Leone IX (19 apr.) a Andlau nel 1049, di ritorno da un concilio tenutosi a Magonza, il papa chiese che le refiquie fossero dissepolte e traslate nella chiesa del monastero, perché il popolo potesse venerarle. Il culto si è esteso soprattutto nella diocesi di Strasburgo, e S. Riccarda è invocata in particolare contro gli incendi.

MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Andlau in Alsazia, nel territorio dell’odierna Francia, santa Riccarda, che, regina, rinunciando al regno di questo mondo, servì Dio nel monastero da lei stessa fondato.

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