Oggi viene canonizzato San Giovanni Macias
San Giovanni Macias
22 ottobre 1837, Roma, papa Gregorio XVI
28 settembre 1975, Roma, papa Paolo VI
Di conseguenza, quest’ultimo fu affidato alla tutela di uno zio che gli permise di guadagnarsi da vivere come pastore, e si narra che, mentre sedeva nei campi, per tutto il giorno recitava il rosario e meditava sui misteri del cristianesimo, sentendo talvolta la tangibile presenza dei personaggi principali, in particolare Maria e Giovanni.
Seguendo un’istruzione ricevuta da quest’ultimo, decise improvvisamente, all’età di trentacinque anni, di seguire i molti connazionali che si erano recati in Perù, dove lavorò per due anni in un allevamento di bestiame per guadagnarsi da vivere, prima di recarsi a Lima, in seguito alla sua decisione di intraprendere la vita religiosa. Il 3 gennaio 1622 fu accolto come fratello laico dai domenicani e donò i suoi risparmi. Non essendo abituato a fare le cose a metà, si sottopose a privazioni che misero in pericolo la sua salute, tanto che il priore insisteva continuamente affinché si moderasse; tuttavia, anche se era inflessibile con se stesso, provava un’enorme compassione per i poveri, e dopo aver ottenuto l’impiego di custode, la dimora divenne un punto d’incontro per i poveri, i malati e i bisognosi della città.
Come il suo amico Martino de Porres (3 nov.), chiedeva l’elemosina per comprare ai poveri cibo e medicine, ma poiché non aveva sempre il tempo di farlo, addestrò un asino che andasse in giro da solo, così il popolo poteva mettere cibo e vestiti per loro nelle gerle.
Gli furono attribuiti molti miracoli, sia prima sia dopo la morte, avvenuta nel 1645, e fu compianto dalla città intera. S. Giovanni divenne famoso in Perù come «il padre dei poveri», e il culto fu approvato assieme con quello di S. Martino de Porres (3 nov.) nel 1837, oltre a fiorire anche nella regione di Badajoz in Spagna, dove era cresciuto.
È stato canonizzato da Giovanni Paolo II il 28 settembre 1975.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Lima in Perù, san Giovanni Macías, religioso dell’Ordine dei Predicatori, che svolse a lungo le più umili mansioni, curò con zelo poveri e malati e recitò assiduamente la preghiera del Rosario per le anime dei defunti