Oggi tornava alla casa del Padre : San Rodrigo Aguilar Aleman
San Rodrigo Aguilar Aleman
22 novembre 1992, Roma, papa Giovanni Paolo II
21 maggio 2000, Roma, papa Giovanni Paolo II
Fu mandato come vicario a San Pedro Analco a La Yesca, dove battezzò molti indiani Huichol. Nel 1909 fu nominato curato di Lagos de Moreno, Jalisco, e successivamente cappellano di Las Margaritas ad Atotonilco el Alto, cappellano di Palomar e Vizarra a Cocula e nel 1923 parroco di Sayula.
Fece un pellegrinaggio in Terra Santa e scrisse un libro sulle sue esperienze. Nel 1925 passò come parroco a Unión de Tula. Nel 1927 fu costretto a lasciare la sua parrocchia, e poiché la stessa persona che lo accolse lo denunciò, dovette fuggire, arrivando a Ejutla, nella cui scuola di San Ignazio si rifugiò e dove continuò segretamente ad esercitare il suo ministero.
In quest’anno fecero irruzione nel convento, mentre lui stava esaminando un seminarista. Tutti riuscirono a fuggire tranne lui, un seminarista e diverse suore.
La mattina presto lo portarono nella piazza della città di Ejutla, per impiccarlo lì. Prese la corda con le mani, la benedisse e diede il suo rosario a uno dei carnefici. Gli misero la corda al collo e gli chiesero: “Chi vive?” E lui rispose: “Cristo Re e la Vergine di Guadalupe”. La corda fu tirata e lui fu appeso. Lo portarono giù prima che morisse e gli chiesero la stessa cosa e lui ripeté la stessa cosa. Questa tortura fu eseguita altre tre volte. Alcuni amici lo portarono giù e lo seppellirono insieme la corda. Cinque anni dopo le sue spoglie furono portate alla parrocchia dell’Unione di Tula. È stato canonizzato da San Giovanni Paolo II il 21 maggio 2000.
MARTIROLOGIO ROMANO. Nel villaggio di Ejutla in Messico, san Roderico Aguilar, sacerdote e martire, che, impiccato dai soldati a un albero nel corso della persecuzione, portò gloriosamente a compimento il martirio che tanto aveva desiderato./i