Oggi veniva beatificata Beata Maria di Gesù
Beata Maria di Gesù
14 novembre 1976, Roma, papa Paolo VI
La sua istruzione spirituale fu affidata a un gesuita, A. de Castro, e all’età di diciassette anni, chiese di entrare a far parte dell’Ordine delle carmelitane scalze, appena istituito. S. Teresa d’Avila (15 ott.), che l’accettò nel monastero a Toledo, deve averla tenuta in alta considerazione, poiché scrisse alla priora: «Ti mando per suo tramite una dote di cinquemila scudi, ma vi assicuro che io stessa vorrei pagare lo stesso prezzo per poterla avere con me. Non dovrebbe essere considerata al pari del resto (a Dio piacendo, la mia speranza è che lo abbia nel suo cuore, perché diventi qualcosa di straordinario)».
Maria ricevette la veste monacale il 12 agosto 1577, ma la sua salute era preoccupante, e un anno dopo si parlò della sua impossibilità di pronunciare i voti. Di nuovo intervenne Teresa: «Stiano attenti a quello che fanno, perché se non concedono a suor Maria di Gesù di pronunciare i voti, la porterò ad Avila, e la casa in cui entrerà sarà la più fortunata di tutte. Se me la lascerete, in qualunque monastero io andrò a vivere, la porterò sempre con me, anche se dovesse trascorrere la vita intera a letto». Queste parole fecero pendere l’ago della bilancia in favore di Maria, che pronunciò i voti l’8 settembre 1578. Anziché trascorrere il tempo a letto, continuò, nónostante le malattie continue e molte difficoltà personali, a condurre una vita attiva come carmelitana.
Nel 1583, all’età di soli ventitré anni, fu nominata maestra delle novizie, un incarico che svolse in diverse occasioni nel suo monastero, e una volta a Cuenca. Ricevette anche l’incarico di priora e vice priora più di una volta, dal 1587 al 1627.
Durante il suo ultimo mandato di priora, le furono rivolte false accuse, e fu costretta a cedere il posto. Non scoraggiata dall’atteggiamento di alcuni membri dell’ordine, inclusa la provinciale e la generale (Teresa era morta nel 1582), mostrò sempre un gran rispetto per l’autorità. Nel frattempo, le suore più sensibili del loro convento ignorarono le accuse e la reintegrarono nel suo incarico di maestra delle novizie.
Teresa d’Avila aveva riconosciuto la forza interiore di Maria sin dall’inizio, e fu indubbiamente questo che le permise di perseverare. Visse costantemente nella presenza di Dio (a tal punto che sembra che Teresa si fosse espressa favorevolmente sulla necessità di “distrarla” facendola lavorare nella sacrestia dell’infermeria), inoltre aveva una particolare devozione per il Sacro Cuore di Gesù. Diventò famosa come santa mentre era in vita, e subito dopo la morte il 13 settembre 1640, alle monache fu chiesto di testimoniare sotto giuramento in merito alla sua santità. Per qualche motivo, ci fu un ritardo di tre secoli, ma la causa di Maria fu alla fine iniziata nel 1926, e la beatificazione è giunta nel 1976.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Toledo in Spagna, beata Maria di Gesù López de Rivas, vergine dell’Ordine delle Carmelitane Scalze, che aderì appieno nel corpo come nello spirito alla Passione del Signore, sempre umile e paziente in tutto.