Cattedrale di Santo Stefano e Santa Maria Assunta
Cattedrale di Santo Stefano e Santa Maria Assunta
La Chiesa più imponente della città di Pavia, il Duomo, sorge nel punto in cui si trovavano le cattedrali romaniche di Santo Stefano e Santa Maria del Popolo, i cui resti si possono ancora vedere nelle cripte, ed è a sua volta intitolato a Santo Stefano e Santa Maria Assunta.
La lunga storia della sua costruzione inizia nel 1488 e dura svariati secoli, inevitabile dunque che alla sua realizzazione abbiano partecipato diversi artisti ed architetti, compresi il Bramante e Da Vinci, ognuno contribuendo con le sue idee, facendone comunque un’imponente opera armonica nello stile.

L’ESTERNO
Come detto la sua realizzazione ha attraversato diversi secoli, e lo vediamo già dalla facciata, realizzata solo nel 1895 ma rimasta incompiuta, lascia infatti intravedere la preparazione in cotto che avrebbe dovuto essere rivestita in marmo. L’intero edificio appare costruito con i tipici mattoni rossi del gotico longobardo.
La sua semplicità è visibile già dall’esterno, sono infatti presenti 3 semplici portali sormontati da 3 grandi rosoni; a completamento della facciata troviamo il frontone triangolare.
Da menzionare i resti della Torre Civica che si ergeva per 73 metri di fianco alla Cattedrale e che è crollata nel 1989.
L’INTERNO
L’interno, che contrappone il candore del marmo al calore del cotto dell’esterno, è illuminato da lunghe finestre e vede una pianta a croce greca; a ogni lato delle tre navate di ogni braccio, di cui la centrale è larga il doppio di quelle laterali e alta circa 30 metri, si possono ammirare le cappelle semicircolari.

L’enorme cupola centrale, con pianta ottagonale e sorretta da otto pilastri, con la sua altezza di 97 metri si pone al quarto posto tra le più grandi in Italia. Fu conclusa nel 1885 e in prossimità dell’attacco della calotta sono poste 4 finestre circolari che la rendono dinamica, così come la galleria del tamburo, che appare così non un semplice elemento di raccordo ma una parte rilevante dell’architettura.

Le colonne dai capitelli corinzi si differenziano da tutto il resto dell’interno del Duomo, che appare puro e quasi senza orpelli, a indicare le varie epoche di realizzazione.

Il presbiterio, anch’esso illuminato dalle lunghe finestre, presenta una splendida volta decorata in stile barocco con affreschi e stucchi rappresentanti due angeli a sorreggere una corona di spine davanti ad una grotta, nonché i quattro evangelisti. È qui che è custodito il prezioso reliquiario secentesco in argento e cristallo con le Sante Spine della Corona di Cristo.

LA CAPPELLA DI SANT’ALESSANDRO SAULI
In stile barocco, l’altare è costituito da una cappella a stucchi rappresentante angeli, finti tendaggi, marmi policromi e ferri battuti, eretta nel 1745 per conto della nobile famiglia pavese dei Bellingeri in onore di Sant’Alessandro Sauli che viene rappresentato nella grande icona ovale dipinta da Federico Ferrari nell’atto di benedire o predicare. Nei due quadri laterali è rappresentato il Santo che soccorre gli affamati e gli ammalati e sono opera del pavese Francesco Barbieri. Nel palio un bellissimo altorilievo di bronzo rappresenta il Santo che da giovane predica ai milanesi. L’urna in cristalli contiene le ossa del Santo negli indumenti pontificali.

LE SPOGLIE
Con il suo stile essenziale il Duomo di Pavia è in grado di suscitare grande tranquillità e pace, e vi sono poste a riposo diverse reliquie e spoglie. Nella cripta troviamo il primo vescovo nonché patrono della città San Siro, ma tra le altre reliquie viene qui conservata anche quella dell’amato San Folco Scotti, anch’egli vescovo della città e scomparso nel 1229.
ORARI
Visite
Feriali: mattina 7 – 12,30 pomeriggio 14,30 – 19,00
Domeniche e festivi: mattina: 8 – 12,30 pomeriggio 14,30 – 20
Sante Messe
Feriali 07:30; 09:30; 11:00; 17:00;
Prefestive 17:00; 19:00;
Sabato 07:30; 09:30; 11:00; 17:00; 19:00;
Festive 09:00; 11:00; 17:00; 19:00;